L’introduzione sul mercato di altri 2,5 milioni di prodotti non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla
normativa comunitaria e nazionale è stata sventata dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno
segnalato in via amministrativa una persona alla Camera di Commercio per la violazione del c.d. “Codice del
Consumo”.
Il sequestro
Proseguendo il piano straordinario di controlli avviato il mese scorso, i “baschi verdi” del Gruppo Pronto
Impiego di Roma hanno battuto a tappeto altri quartieri della Capitale, rinvenendo in un punto vendita ubicato
all’Alessandrino costumi, maschere, denti, unghie e altre decorazioni potenzialmente pericolosi per la salute
degli acquirenti e soprattutto dei minori, in quanto sprovvisti delle indicazioni in lingua italiana funzionali a
rendere edotti i consumatori dei rischi connessi al loro utilizzo.
L’attività si inserisce nel più ampio dispositivo a contrasto predisposto dalla Guardia di Finanza di Roma a
salvaguardia dell’economia legale, della sicurezza e della salute.
Per dovere di cronaca, e a tutela degli indagati, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indagati.
Foto di repertorio