Due frusinati, un 30enne già noto alle forze dell’ordine per reati specifici, ed una 32enne, sono stati arrestati nel fine settimana dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frosinone, per “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente “.
Le indagini e l’intervento
Gli arresti dei due giovani si inseriscono nell’ambito delle attività di contrasto allo spaccio degli stupefacenti poste in essere dalla Compagnia Frosinone, soprattutto nel capoluogo, secondo le direttive le impartite dal Comando Provinciale, attività che a fine gennaio avevano portato, in due diverse operazioni, all’arresto di due persone ed al sequestro, in Frosinone di 5 kg di hashish suddivisi in 50 panetti, e ad Amaseno (FR) di 1,4 kg di cocaina contenuta in 34 buste di cellophane.
Nel pomeriggio del 18 febbraio, dopo prolungato periodo di osservazione, i Carabinieri hanno documentato che i due giovani svolgevano la loro illecita attività di spaccio all’interno dei rispettivi appartamenti, ubicati nel medesimo stabile in una zona periferica del comune di Frosinone. L’immediata perquisizione eseguita nei due appartamenti adiacenti ha consentito di rinvenire una ingente quantità di sostanza stupefacente di vario genere, materiale atto al confezionamento, nonché numerose banconote frutto dell’attività illecita. In particolare sono stati sottoposti a sequestro: 1,3 Kg di hashish suddivisa in 13 panetti, 21 gr. di cocaina, n. 1 bilancino di precisione utilizzato per approntare le dosi delle sostanza stupefacente, vario materiale atto al confezionamento delle singole dosi e la somma di € 9.670,00 suddivisa in banconote del taglio da 50, 20, 10 e 5 euro. Particolarità dei panetti di hashish il logo raffigurante una locandina del film “Tempi Moderni” dell’attore comico Charlie Chaplin.
Al termine delle formalità di rito, entrambi gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Frosinone per l’udienza di convalida, che tenutasi nella mattinata odierna, dopo aver convalidato l’operato della Polizia Giudiziaria, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per entrambi gli indagati.
Per dovere di cronaca, e a tutela degli indagati, precisiamo che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.