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Come diventare vigile urbano a Roma

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Il vigile urbano è anche noto come polizia municipale. Si tratta di un tipo di polizia locale che si occupa della tutela della sicurezza urbana.

L’Agente della Polizia Municipale, quindi, assicura il rispetto delle norme all’interno di un territorio comunale pattugliando le strade, dirigendo il traffico e multando i trasgressori.

Inoltre, si occupa di fornire informazioni sulla viabilità e di regolare la circolazione e il passaggio di vetture e persone soprattutto nei luoghi affollati o in occasione di eventi e manifestazioni.

È obbligo del vigile urbano anche intervenire in caso di incidenti in strada che coinvolgono automobilisti, motociclisti o pedoni.

L’attività si svolge principalmente in strada, ad eccezione degli agenti che svolgono funzioni amministrative che si occupano degli aspetti burocratici.

Tra le principali funzioni dei vigili urbani ci sono:

  • pubblica sicurezza: Agenti di Pubblica Sicurezza;
  • polizia amministrativa: vigilanza sul rispetto dei regolamenti locali, servizi di polizia commerciale ed annonaria, polizia ambientale, sanitaria e tributaria locale;
  • polizia stradale e controllo sulla viabilità urbana.

In alcuni casi i vigili urbani, proprio come gli agenti della Polizia di Stato, possono eseguire trattamenti sanitari obbligatori assieme al personale sanitario preposto.

Questo tipo di mestiere per alcuni rappresenta un vero e proprio sogno, ed è un’ottima posizione lavorativa per chi cerca sicurezza e stabilità. Ma come fare per diventare vigile urbano in una città come Roma? Scopriamolo subito.

Requisiti e passaggi per diventare vigile urbano a Roma

Per diventare un vigile urbano a Roma è necessario aver completato il 10° anno di scuola, ma chi non l’ha completato può optare per il recupero anni scolastici a Roma. Oltre al diploma di scuola superiore, per poter diventare vigile urbano bisogna anche essere in possesso della Patente B, necessaria per guidare le comuni autovetture.

In alcuni bandi di concorso è richiesto anche il possesso della patente A per la conduzione di motocicli mentre nelle località marine e lacuali, in aggiunta può essere richiesto il possesso della patente nautica.

Tra gli ulteriori requisiti richiesti vi sono:

  • godimento dei diritti politici e civili;
  • non aver subito condanna a pena detentiva per delitto non colposo o non essere stato sottoposto a misura di prevenzione;
  • non essere stato espulso dalle forze armate italiane o dai Corpi militarmente organizzati o destituito dai pubblici uffici.

Bisogna, poi, partecipare ad un concorso pubblico indetto dal comune di Roma. Di conseguenza, è necessario prestare attenzione ai nuovi bandi pubblicati in Gazzetta Ufficiale e cercare frequentemente notizie sugli ultimi concorsi.

Una volta effettuata l’iscrizione al concorso è necessario superare le prove scritte, orali, e fisiche per poter entrare in graduatoria e ottenere il posto.

Per risultare idoneo, il candidato non solo deve essere in possesso di tutti i requisiti che abbiamo visto di sopra, ma deve anche conoscere le normative, oltre a godere di buona salute fisica e mentale.

Il contratto di lavoro può essere a tempo determinato o a tempo indeterminato, ma possono anche essere banditi concorsi per l’assunzione a tempo determinato di tipo stagionale o part-time e il rapporto di lavoro è regolato dal CCNL Regioni ed autonomie locali.

L’organizzazione della polizia municipale

Una volta superato il concorso è bene sapere com’è strutturata l’organizzazione di questo organo.

La polizia municipale può essere organizzata in corpo se il numero degli addetti è superiore di sette, e in questo caso diventa un ramo autonomo di amministrazione dell’ente locale. In tal caso, il responsabile assume la denominazione di comandante, che dovrà rispondere direttamente al sindaco o all’assessore

I ruoli previsti all’interno dell’organizzazione della polizia municipale sono:

  • comandante (Dirigente o funzionario)
  • addetti al coordinamento e controllo (Ufficiali di Polizia Locale)
  • addetti al coordinamento di operatori (Agenti di Polizia Locale addetti al coordinamento – Sottufficiali di Polizia Locale)
  • operatori (Agenti di Polizia Locale)