Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma su richiesta della locale Procura della
Repubblica, hanno eseguito il provvedimento del Tribunale – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione che
ha disposto la confisca di beni del valore di oltre 60 milioni di euro, riconducibili a un imprenditore romano,
attivo nel settore delle costruzioni e coinvolto in varie vicende giudiziarie.
L’intervento della Guardia di Finanza
Nel 2015 il soggetto era stato arrestato per associazione per delinquere, reati tributari, turbata libertà degli incanti e truffa ai danni dello Stato e il procedimento è ancora in corso davanti al Tribunale di Roma. Ha riportato anche condanne per truffa e occultamento delle scritture contabili.
Alla luce delle risultanze dei diversi procedimenti penali, Il G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Roma ha ricostruito il metodo utilizzato dall’imprenditore, per circa trent’anni, per procurarsi profitti illeciti, poi reimpiegati soprattutto nella realizzazione di importanti complessi immobiliari formalmente intestati a società estere.
Il predetto ha costituito e gestito una complessa galassia societaria, la cui riconducibilità all’effettivo dominus è stata ostacolata dall’interposizione fittizia di soggetti giuridici ubicati, tra l’altro, nelle Isole Vergini Britanniche, Panama, Lussemburgo e Svizzera, in modo da far confluire su conti correnti al di fuori del territorio nazionale disponibilità finanziarie per decine di milioni di euro, frutto di frode fiscale e bancarotta poste in essere in Italia.
Le indagini economico-finanziarie hanno consentito di individuare il patrimonio dell’imprenditore, del tutto
sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.
Si tratta, in particolare di circa 500 unità immobiliari costituiti da appartamenti, garage, fabbricati commerciali e terreni situati a Roma, Pomezia, Rieti, Olbia e Porto Cervo.
Sono state inoltre confiscate decine di autovetture storiche (tra cui Ferrari, Jaguar e Porsche) nonché disponibilità finanziarie.
Tra gli immobili vi è anche il complesso immobiliare denominato “Borgo del Poggio”, ubicato a Roma,
composto da circa un centinaio di appartamentini, quasi tutti (ben 96) concessi in locazione dal 2009 al Comune di Roma per rispondere all’emergenza abitativa per i quali sono stati versati dal Comune stesso circa 25 milioni di euro.
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Inoltre, è stato confiscato un intero parcheggio multipiano di circa 200 posti auto coperti, ubicato nelle vicinanze del quartiere Parioli.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
Foto di repertorio