Cronaca

Alatri, fermati per un controllo vengono arrestati per spaccio di stupefacenti

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Alatri. Insofferente ai controlli, inveisce contro i Carabinieri: nei guai per oltraggio a pubblico ufficiale

Nella notte del 17 marzo i Carabinieri della Compagnia di Alatri (Fr) hanno proceduto all’arresto di due giovani del luogo,  entrambi 21enni,  poiché indagati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari  del Nucleo Operativo e Radiomobile,  durante un controllo ad una autovettura Smart in via Arillette,  insospettiti dall’atteggiamento degli occupanti, due giovani  di Alatri, procedevano ad eseguire una perquisizione personale e veicolare.  Nell’accurata ricerca venivano rinvenuti  n.2 “panetti” di sostanza stupefacente, risultata essere del tipo hashish, del peso complessivo di gr.200. Particolarità  dei panetti era la scritta “BONO”, riportata sulla confezione di cellophane.

I due giovani, tratti in arresto, sono stati  sottoposti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida  che si è tenuta nel pomeriggio di ieri avanti al Tribunale di  Frosinone. Dopo la convalida della misura cautelare adottata dai Carabinieri,  il Giudice ha disposto la  loro scarcerazione con contestuale sottoposizione alla  misura cautelare  dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

È obbligo rilevare che gli indagati, destinatari della misura  cautelare, sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, e la loro  posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.