Di seguito, il comunicato stampa dei Comitati locali.
Il comunicato stampa
Il 28 marzo pomeriggio, presso il multisale Ariston di Colleferro, è stato proiettato il film “C’era una volta l’Italia – Giacarta sta arrivando”, alla presenza di un pubblico numeroso ed interessato. Questo film, che viene presentato in moltissime sale cinematografiche italiane, spiega in modo originale ed incisivo tutti i meccanismi che sono stati messi in atto nel corso di decenni per affossare la sanità pubblica in favore delle lobby che si occupano di sanità privata!
Come hanno specificato i validi registi presenti in sala, Federico Greco e Mirko Melchiorre e da quello che hanno potuto vedere gli spettatori, durante questo interessante film, a Cariati, piccolo centro calabrese, venne chiuso l’ospedale locale, ma un gruppo agguerrito di attivisti sociali lo hanno occupato e con la loro lotta, che è durata tantissimo tempo, sono riusciti a porre all’attenzione della regione Calabria quella tragica situazione di sofferenza sanitaria.
Cosicché, mentre in Italia continuano a chiudere ospedali e reparti e a non incrementare la spesa sanitaria, che invece dovrebbe essere assolutamente implementata, a Cariati l’ospedale sta riaprendo!
Questo film è una testimonianza di quanto sia importante partecipare alle lotte civiche per restaurare quei diritti costituzionali che sono fondamentali per una vita sociale civile, che garantisca un minimo di welfare e di assistenza ai cittadini, soprattutto ai più indigenti e fragili.
I portavoce del Comitato Salute ed Ambiente Asl Rm5, del Comitato A difesa dell’ospedale di Colleferro, del Comitato residenti Colleferro e Consulta le Donne – attivi nelle pagine FB – riaffermano che l’evento è stato reso possibile grazie al notevole impegno degli attivisti civici, sia fisico che economico, in quanto la proiezione è stata gratuita con il ricorso all’autotassazione tra gli attivisti stessi. Ci tengono, inoltre, a ringraziare la proprietà e il gestore del cinema multisale Ariston per la loro disponibilità a titolo gratuito.
Si rammaricano invece delle tante assenze tra gli amministratori territoriali, una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini: “Come spesso accade in queste occasioni è mancata una dialettica con le Istituzioni, perché, tranne alcune eccezioni, non abbiamo avuto il piacere di vedere in sala degli amministratori e dei politici locali, probabilmente perché hanno temuto di doversi confrontare apertamente con i comitati civici, di fronte ai cittadini.”
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E l’ultima esortazione è rivolta ai cittadini:
“Ringraziamo il pubblico presente e ancora una volta invitiamo la cittadinanza a seguire e a partecipare attivamente alle nostre iniziative e battaglie civiche, perché astenersi dall’occuparsi in prima persona di queste fondamentali problematiche significa rinunciare al proprio ruolo di cittadini! Sappiamo benissimo tutti che, nelle regioni e nelle località dove la gente comune è scesa in piazza e ha tenuto duro nella difesa dei propri diritti, alla fine è riuscita ad ottenere almeno un minimo di quello che gli spetta per legge. Noi, come sempre facciamo oramai da anni, continueremo ad informarvi, ma abbiamo bisogno di condividere con tutti voi la lotta in difesa dei nostri sacrosanti diritti costituzionali! Siamo in grave ritardo, ma si può sempre recuperare!”
I Comitati mettono a disposizione dei cittadini un modulo di “Informazioni di contatto” (al link https://forms.gle/WQAoALkhsXJjKfjh6)per chi volesse collaborare con loro come volontario in difesa del servizio sanitario pubblico nel territorio della ASL RM5.