Roma. I controlli amministrativi della Polizia di Stato nei locali e nelle strutture ricettive dell’intera provincia hanno permesso al Questore di Roma, in applicazione dell’articolo 100 del T.U.L.P.S., di emettere 4 decreti di sospensione della licenza negli ultimi giorni.
Sono serrati e continui i controlli dedicati realizzati dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Roma. Non solo locali e esercizi di somministrazione, ma anche e soprattutto strutture ricettive in tutta la capitale.
Il primo provvedimento, della durata di 15 giorni, è stato adottato per un locale di Nettuno che aveva servito alcolici ad una minorenne poi finita in ospedale in codice rosso; le immediate indagini, condotte dagli agenti del commissariato Anzio/Nettuno, hanno indicato il locale presso il quale la giovane avrebbe bevuto. Nello stesso ambito i poliziotti hanno scoperto che la ragazza ricoverata non era l’unica minorenne a cui quella sera erano stati serviti degli alcolici. La Divisione di polizia amministrativa della Questura di Roma ha avviato un’istruttoria al termine della quale il Questore ha emesso un provvedimento con cui ha disposto la sospensione temporanea della licenza per ragioni di ordine e sicurezza pubblica per 15 giorni.
Lo stesso iter è stato seguito a carico del titolare di una sala scommesse nel quartiere Esquilino; in questo caso gli agenti del commissariato Viminale hanno riscontrato che all’interno del locale un uomo deteneva dello stupefacente ed altri avventori erano gravati da precedenti di polizia. In questo caso il provvedimento di sospensione è stato di 5 giorni.
Sono invece 3 i giorni di chiusura che dovranno osservare 2 strutture ricettive anch’esse del quartiere Esquilino. In entrambe le attività, durante i controlli, sono stati trovati degli ospiti per i quali non era stata data comunicazione in Questura, ai sensi dell’articolo 109 del T.U.L.P.S.
L’Attività della Polizia di Stato in ambito amministrativo, legata indissolubilmente a quella investigativa e preventiva, ha consentito, al Questore di Roma di emettere da inizio anno 58 provvedimenti di sospensione di altrettante attività commerciali in applicazione dell’articolo 100 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza. Controllati locali commerciali, bar, discoteche e sale slot, ma anche una serie di strutture ricettive quali B&B, affittacamere ed alberghi, soprattutto nell’area a ridosso della stazione termini.
All’atto delle notifiche, come previsto dalla normativa, i poliziotti hanno affisso sull’entrata dei locali il cartello “Chiuso con provvedimento del Questore”.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.