Come viene riportato da Circuito Lavoro, dal 4 maggio scorso è possibile usufruire del bonus ambiente 2023, un importante incentivo che spetta a persone fisiche ma anche ad imprese che si impegnano a loro modo per salvaguardare l’ambiente circostante. Ma in che cosa consiste questo bonus e come fare per poterlo richiedere? Di seguito vi forniamo alcune informazioni utili al riguardo.
Cos’è il bonus ambiente 2023
Si tratta di un credito d’imposta del 65% sulle erogazioni liberali o sulle spese sostenute per interventi ambientali. Può essere richiesto da privati e da persone fisiche per le erogazioni e i costi sostenuti per:
- bonifiche opere contro dissesto ecologico
- ristrutturazioni di parchi o di aree verdi
- altre operazioni connesse alla tutela e la salvaguardia ambientale
A chi spetta
- alle persone fisiche fiscalmente residenti nel territorio italiano
- agli Enti non commerciali, intesi come Enti pubblici o privati diversi dalle società, residenti nel territorio dello Stato, che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali
- ai soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato, nonché alle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di imprese non residenti
Importo bonus ambiente 2023
Ma a quanto ammonta il bonus da destinare a imprese e persone fisiche?
- nel limite del 20% del reddito imponibile alle persone fisiche e agli Enti non commerciali
- nel limite del 10 per mille dei ricavi annui ai soggetti titolari di reddito d’impresa
Il bonus è ripartito in tre quote annuali di pari importo.
Come funziona
Una volta che gli interventi promossi dalle PA proprietarie saranno stati approvati e pubblicati, la persona fisica o l’impresa in questione potrà avere accesso a un elenco di opere e azioni finanziabili, continuamente aggiornato dal Ministero. Dalla speciale piattaforma potranno quindi seguire la procedura per fare le donazioni agevolate:
- entrare nel sistema accedendo con SPID, CIE o CNS
- valutare la “sintesi tecnica”, ovvero la sintesi, correlata da informazioni sul cronoprogramma dell’intervento proposto e sui relativi importi finanziari
- effettuare erogazioni liberali per quel preciso intervento
Una volta ottenuto l’ok, il bonus varrà al 65% sulle spese e le erogazioni certificate, secondo i limiti differenti per categorie. Per conoscere tutti gli interventi che rientrano nel bonus, gli interessati potranno consultare il decreto.
Come richiedere il bonus
Il bonus ambiente 2023 può essere richiesto in modi diversi a seconda del destinatario:
- per i soggetti titolari di reddito d’impresa il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione. A tal fine, il modello F24 deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate
- le persone fisiche e gli Enti che non esercitano attività commerciali fruiscono del credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi.