Gli Internazionali d’Italia sono uno dei tornei di tennis più importanti al mondo, tanto che sui campi del Foro Italico nella Capitale si radunano i giocatori più forti del panorama mondiale. Attendendo l’edizione di quest’anno, che andrà in scena dall’8 al 21 maggio, i favoriti per la vittoria finale, stando anche alle quote sugli Internazionali di Roma di tennis, restano soprattutto Novak Djokovic e Rafael Nadal, dominatore assoluto con 10 vittorie. La storia di questa manifestazione nasce nell’ormai lontanissimo 1930 presso il Tennis Club Milano di via Arimondi, in particolar modo grazie all’amore, alla passione e al lavoro svolto dal celebre conte Alberto Bonacossa. Nel 1935 la competizione inizia a svolgersi nella sede nella quale ancora oggi si sfidano i tennisti più forti e preparati del mondo: il Foro Italico, costruito nel 1928 su progetto del fenomenale architetto Del Debbio. Da quel momento in poi, il torneo si sposta solamente in tre occasioni.
La prima, nel 1961, vede coinvolti sia i tornei maschili che quelli femminili, che in quell’occasione si svolgono allo Sporting di Torino per via delle celebrazioni legate al Centenario dell’Unità d’Italia. Le altre due occasioni, invece, vedono coinvolti solamente i tornei femminili, che nel corso degli anni Ottanta hanno luogo prima a Perugia e successivamente a Taranto. Se contiamo i successi dei tennisti italiani nella storia di questa competizione, vediamo che in campo maschile sono stati cinque fino ad ora i giocatori che hanno portato il trofeo a casa, per un totale di sei titoli conquistati. In campo femminile, invece, le vittorie finali sono state tre. Il torneo italiano viene inaugurato con il successo di William Bill Tilden, che alla veneranda età di 37 anni, dopo aver vinto in carriera sette Coppe Davis, sette Forest Hills e 2 Wimbledon, riesce ad uscire trionfante dallo scontro in finale con De Morpurgo, battuto in tre set con un 6-1, 6-1, 6-2. La prima firma italiana arriva ufficialmente nel 1933, quando Emanuele Sertorio con un 6-3, 6-1, 6-3 non lascia via di scampo al francese Legeay. L’anno successivo è un vero e proprio successo per il nostro paese, tanto che per la prima volta va in scena una finale tutta italiana tra Giovanni Palmieri e Giorgio de’ Stefani, con il primo che porta il titolo a casa battendo il proprio avversario con un 6-3, 6-0, 7-5.
Negli anni Cinquanta, il primo azzurro che riesce a raggiungere nuovamente la finalissima è Gianni Cucelli, il quale nel 1951 esce sconfitto dall’incontro con Drobny con un 6-1, un 10-8 al tie break e un 6-0. La seconda finale tutta italiana va in scena nel 1955 tra Gardini e Merlo, con il primo che vince il match per via dei forti crampi dell’avversario. Nel 1957 subentra nella scena Pietrangeli, che nella terza ed ultima finale tutta italiana ha la meglio su Merlo con un 8-6 al tie break, un 6-2 e un 6-4. Solamente dieci anni più tardi al Foro Italico torna a trionfare un azzurro: Panatta. Quest’ultimo nel 1976 riesce a battere l’argentino Vilas al termine di un delicatissimo match con il risultato di 2-6, 7-6, 6-2, 7-6. L’anno successivo X
Zugarelli si ferma sul più bello battuto da Gerulaitis, poi nel 1978 è sempre Adriano Panatta a tornare in finale, ma stavolta non riesce ad avere la meglio su Bjorn Borg, che vince in cinque set con un 1-6, 6-3, 6-1, 4-6, 6-3. Da quel momento in poi, nessun italiano è mai più riuscito a raggiungere la finalissima del torneo, che in particolar modo negli anni Ottanta e Novanta diventa pane per i sudamericani.
In campo femminile, invece, il nostro paese deve il primo successo a Lucia Valerio, che nel 1931 supera la statunitense Andrus con un 2-6, 6-2, 6-0. Riesce a raggiungere la finale in altre tre occasioni, nel 1932, nel 1934 e nel 1935. Solamente dopo la guerra, però, l’Italia torna a trionfare grazie alla vittoria di Annalisa Bossi, la quale ha la meglio sulla tedesca Curry con il risultato di 6-4, 6-4. Da quel momento in poi prima di vedere un’altra italiana sollevare il trofeo al cielo passano ben 35 anni, al termine dei quali è Raffaella Reggi a vincere nell’edizione del 1985 svoltasi a Taranto. Nel 2010 l’azzurro torna a brillare con il titolo di doppio portato a casa da Flavia Pennetta e dall’argentina Gisela Dulko, mentre due anni più tardi sono Sara Errani e Roberta Vinci a superare in finale le russe Ekaterina Makarova ed Elena Vesnina con il risultato di 6-2, 7-5. Nel 2014 Sara Errani cade ad un passo dal traguardo, infortunandosi a metà del primo set della finalissima. La vittoria, quindi, viene regalata di fatto all’eterna Serena Williams.