Questa volta sul campo di atletica si corre non per mantenersi in forma ma per sfuggire ai Carabinieri. Probabilmente aveva bisogno di ristrutturare il bagno della propria abitazione il 50enne che nella tarda serata di qualche giorno fa ha asportato la rubinetteria dei bagni e vario materiale edile presente all’interno degli spogliatoi della pista di atletica di via Madonna della Sanità.
Ecco tutti i dettagli
Per sua sfortuna però, una pattuglia dei Carabinieri di Alatri, impegnata in un servizio straordinario di controllo del territorio, nel vigilare la struttura sportiva, insospettita da una porta aperta e da un gran frastuono provenire dall’interno, effettuava una ricognizione dei locali e sorprendeva un uomo intento a rimuovere la rubinetteria dei bagni. Immediate sono scattate le manette per il soggetto che aveva pensato in un primo momento ad una breve fuga ma bloccato quasi nell’immediatezza del fatto, veniva arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Nel processo per direttissima tenutosi nella giornata di ieri, il GIP del Tribunale di Frosinone ha convalidato l’arresto. Piena soddisfazione del Sindaco del Comune di Alatri per il pronto e tempestivo intervento dei Carabinieri; allo stesso, in qualità di “proprietario p.t.” dello stadio di atletica, è stata restituita la refurtiva.
Anche sotto il profilo del contrasto all’uso di sostanze psicotrope, i servizi straordinari di controllo del territorio messi in atto dalla Compagnia CC di Alatri, coordinata dal superiore Comando Provinciale di Frosinone, hanno permesso di ottenere importanti risultati operativi. I militari hanno segnalato alle Autorità competenti 3 persone per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti, sequestrando rispettivamente 1 gr di cocaina, 8 gr. di hashish, 1 gr di marijuana ed una bustina contenente circa 4 gr di semi di marijuana pronti per preparare una piccola coltivazione casalinga di stupefacente.
Le attività della Compagnia di Alatri per il contrasto ai fenomeni di illegalità diffusa, in particolare ai reati predatori ed in danno delle c.d fasce deboli, sono un chiaro segnale di forte attenzione al territorio da parte dei Carabinieri per aumentare la sicurezza della popolazione in tutto il territorio della Provincia.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.