Il problema delle buche stradali a Roma è un dibattito aperto ormai da anni, per il quale, tuttavia, nessuno sembra aver trovato rimedio.
A pronunciarsi sul problema presente da anni nella Capitale e che riguarda la corretta o meno gestione del manto stradale e delle relative opere di manutenzione – a tutela della strada e dei suoi avventori – è stata ultimamente la Corte dei Conti, che ha avviato una maxi inchiesta.
Il rischio viabilità e sicurezza è sempre più alto, tanto che il comune, in 6 anni, si è ritrovato a risarcire oltre un milione di euro per danni provocati da buche.
Data la situazione presente sul territorio (l’82% delle strade romane risulta, ad oggi, dissestata anche solo in piccola parte), la domanda più frequente tra chi si approccia, giornalmente, al problematico asfalto romano è come procedere in caso di danno all’auto causato dalla presenza di buche stradali.
Posto il cosiddetto onere della prova, spiegato più avanti, vediamo come comportarsi e se è effettivamente possibile richiedere un rimborso al Comune o all’Ente responsabile.
Incidente per buca stradale: come stabilire la responsabilità?
Prima di tutto, va detto che, a Roma, più di 5mila chilometri di strade sono affidati ad Enti diversi. Il SIMU (Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana), in capo al Comune, ne possiede appena 800 km, mentre gli altri vengono spartiti tra società private o altro tipo di infrastrutture e/o profili societari. Questo rende ancora più complicata la richiesta di risarcimento.
In ogni caso, a regolamentare l’imputabilità della responsabilità in situazioni come queste è il Codice Civile che, all’articolo 2051, spiega come “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. Ciò significa che chiunque subisca un danno da una cosa altrui (in questo caso dalla carreggiata mal tenuta dal suo responsabile) ha diritto a chiedere un risarcimento o, comunque, che il proprietario della cosa risponda del danno arrecato.
Secondo il Codice della Strada, poi, i proprietari delle strade devono garantire la sicurezza in carreggiata attraverso alcuni accorgimenti, quali la manutenzione periodica e/o straordinaria, la pulizia, il controllo dell’efficienza e l’apposizione della segnaletica.
Come richiedere il risarcimento
Se a causa di una buca presente in strada si subisce un danno più o meno grave, il guidatore potrà fare richiesta di risarcimento ma sarà a suo carico il cosiddetto “onere della prova”, ossia sarà lui o lei a dover presentare le prove del fatto che l’auto è stata danneggiata proprio per colpa di quel dissesto del manto stradale.
Ecco, dunque, come comportarsi:
- fermarsi immediatamente e scattare foto sia del danno (se visibile) sia della buca;
- prendere i nominativi e i recapiti dei testimoni, se presenti;
- chiamare la Polizia Municipale in modo che stili un verbale ufficiale che attesti anche la presenza della buca;
- richiedere un preventivo al proprio meccanico di fiducia;
- inviare la richiesta di risarcimento al gestore o all’ente proprietario della strada, stando attenti ad allegare tutta la documentazione, entro 5 giorni dall’accaduto.
Attenzione: la richiesta cade in prescrizione dopo 5 anni.
In ogni caso, è sempre bene verificare che la propria assicurazione non sia scaduta per essere tutelati al meglio quando si circola con la propria auto.