Approvato il Piano Strategico per il Diritto all’Abitare 2023-25 di Roma Capitale: il documento è stato presentato dal sindaco Roberto Gualtieri e dall’assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative Tobia Zevi. Quanto segue è stato riportato dal sito di Roma Capitale.
Piano Casa: gli obiettivi principali
L’obiettivo prioritario del Piano è individuare le azioni necessarie a soddisfare entro il 2026 i bisogni abitativi dei circa 3.000 nuclei in graduatoria che si trovano in situazioni di maggiore fragilità. Lo scorrimento delle liste passa dall’acquisto di nuovi alloggi, dalla velocizzazione delle procedure di recupero e assegnazione e dall’aggiornamento digitale della graduatoria. Il Piano prevede inoltre un rafforzamento dei controlli con l’obiettivo di recuperare le case occupate abusivamente o inutilizzate, tutelando eventuali situazioni di fragilità. A questo scopo sarà rafforzata la sinergia tra il Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche abitative e il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale.
Piano Casa: le quattro linee di intervento
Le linee di intervento riguarderanno il reperimento di alloggi per incrementare l’offerta di abitazioni; il rafforzamento dei programmi di recupero del patrimonio edilizio e dei progetti di autorecupero; la revisione delle misure di welfare abitativo; l’istituzione dell’Osservatorio della condizione abitativa a Roma e dell’Agenzia sociale per l’abitare.
L’attuazione delle politiche per l’abitare partirà, quindi, dall’obiettivo di ampliare il numero di alloggi disponibili da destinare allo scorrimento della graduatoria e alle situazioni di emergenza abitativa. Per fare ciò, Roma Capitale ha già incrementato le risorse stanziando 220 milioni di euro nel 2022. L’impegno dell’Amministrazione è rendere questo investimento strutturale nel tempo. L’Amministrazione intende acquisire circa 1.500 – 2.000 nuove unità abitative, destinando a questo scopo circa metà delle risorse previste. Un ulteriore 30 per cento sarà destinato all’acquisto delle case ora detenute in fitto passivo, mentre il restante 20 per cento ai progetti di recupero e autorecupero e all’istituzione di un fondo di garanzia.
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La questione abitativa al centro delle politiche dell’Amministrazione
“Quella delle politiche per l’Abitare è una grande questione nazionale, come dimostra la mobilitazione delle studentesse e degli studenti sul caro affitti. Avere un alloggio dignitoso è un diritto che deve essere garantito a tutte e tutti: sono troppe le persone che subiscono gli effetti dell’assenza di interventi pubblici su un tema che condiziona la loro vita. Con il Piano Strategico per il Diritto all’Abitare 2023-2026 Roma vuole rimediare con soluzioni strutturali a questa situazione […]” ha dichiarato sul sito di Roma Capitale il sindaco Roberto Gualtieri.
Le politiche abitative saranno quindi inserite all’interno del più ampio quadro delle azioni adottate dall’Amministrazione per aumentare il benessere delle persone, rimediando con soluzioni strutturali e definitive alle carenze di interventi pubblici che si prolungano da troppo tempo. Negli anni del Giubileo e del Pnrr, le politiche per l’abitare costituiranno, dunque, una componente fondamentale dell’azione di Roma Capitale per l’uguaglianza delle opportunità e la lotta contro le diseguaglianze. Gli interventi delineati contribuiranno anche a garantire il diritto allo studio, al centro della mobilitazione delle studentesse e degli studenti di questi giorni.
Come sostiene l’assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative su Twitter, Tobia Zevi, “Abbiamo presentato in Campidoglio il Piano Strategico per il Diritto all’Abitare 2023-2026. E’ il più grande piano pubblico degli ultimi decenni e testimonia la volontà di quest’Amministrazione di porre la questione abitativa al centro delle proprie politiche”.