Roma, controllo del territorio da parte dei servizi ad alto impatto interforze in zona Casilino, con particolare attenzione al contrasto del transito dei veicoli a velocità non commisurata: 310 le persone controllate, 1 persona indagata in stato di libertà ed 1 sottoposta a detenzione domiciliare. 194 sono i veicoli controllati di cui 29 contravvenzionati, 3 le patenti ritirate e 2 veicoli sottoposti a fermo amministrativo.
Continuano i servizi di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato
Continuano i servizi ad alto impatto sia nel centro della capitale che nelle zone più periferiche. Sono stati pianificati, nei giorni scorsi, dalla Questura di Roma, alcuni servizi dedicati, durante i quali gli agenti della Polizia di Stato del VI Distretto Casilino in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine, la Polizia Stradale, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale di Roma Capitale hanno effettuato un controllo straordinario del territorio nella zona di Casilino, precisamente in via dell’Archeologia, via Casilina metro Grotte Celoni e via S.Rita da Cascia.
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Numerosi i posti di controllo effettuati
Nei numerosi posti di controllo effettuati sono state identificate 294 persone e fermati 185 veicoli. Durante il servizio è stata denunciata una persona che abusivamente trasportava dei rifiuti, mentre un’altra è stata sottoposta alla detenzione domiciliare dovendo espiare una pena per reati legati alla droga. In ultimo sono stati controllati 4 esercizi commerciali.
Mentre nella zona di via dell’Archeologia, unitamente al personale di Polizia Roma Capitale del VI gruppo “TORRI”, è stato effettuato un ulteriore servizio, atto al contrasto del transito dei veicoli a velocità non commisurata, nel quale sono state controllate numerose autovetture ed emesse 9 contestazioni al Codice della Strada, una delle quali pari a 664,80 euro con pagamento immediato visto che il veicolo aveva targa straniera. Sono state ritirate 3 patenti e sono stati sottoposti a fermo amministrativo altri 2 veicoli.
Analoghi servizi continueranno anche nei prossimi giorni.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.