Cronaca

Fiuggi e Veroli, segnalate sei persone per detenzione di stupefacenti: i controlli

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Nei giorni scorsi  i Carabinieri della Compagnia di Alatri, nell’ambito di mirati servizi di controllo straordinario del territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere, hanno ottenuto importanti risultati operativi  nel contrasto allo spaccio delle sostanze stupefacenti.

I controlli dei Carabinieri a Fiuggi e Veroli

A Fiuggi, nel corso dei servizi svolti in orari serali e notturni, i militari della locale Stazione hanno segnalato alla Prefettura di Frosinone, per l’adozione delle sanzioni amministrative, 3 persone trovate in possesso di modica quantità di sostanze stupefacenti per uso personale.

In particolare un 40enne di Fiuggi, sottoposto a controllo in zona periferica è stato trovato in possesso di gr.0,5 di cocaina; un 34enne i Alatri durante un controllo alla circolazione stradale, mentre era alla guida della sua autovettura Fiat Stilo, a seguito di perquisizione, è stato trovato in possesso di gr.1,0 di cocaina; un 47enne del luogo, controllato nelle vie del centro con 2 gr. di hashish.

A Veroli, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Alatri, hanno segnalato alla Prefettura di Frosinone  2 giovani  del luogo; un 30enne trovato in possesso di gr.3 di hashish e 0,8 gr. di marijuana; un 29enne trovato in possesso di gr.2,58 di hashish.

Nell’ambito dei medesimi controlli  nella cittadina termale di Fiuggi una persona trovata in possesso di  20 gr. di hashish è  stata segnalata all’Autorità  Giudiziaria.

I Controlli dei Carabinieri della Compagnia di Alatri, che si innestano nell’ambito delle più ampie direttive impartite dal Comando Provinciale di Frosinone per il contrasto ai reati predatori ed in danno delle c.d. “fasce deboli”, continueranno anche nei prossimi giorni per contrastare qualsiasi forma di illegalità.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.