Cronaca

Roma, gruppetti in azione: serie di furti nei pressi di monumenti, fermate dei mezzi pubblici e stazioni metro

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Negli ultimi giorni, nel corso dei quotidiani controlli del territorio, i Carabinieri del Gruppo di Roma, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato 12 persone, gravemente indiziate del reato di furto aggravato.

I dettagli

I Carabinieri hanno concentrato le verifiche, non solo a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni metro della Capitale, ma anche nei pressi dei vari siti d’interesse artistico e culturale con maggiore affluenza di turisti.

In via Claudia nei pressi del “Parco del Celio”, i Carabinieri del Nucleo Operativo Roma San Pietro hanno sorpreso un gruppo di tre persone di 18, 20 e 31 anni, tutti di nazionalità romena, mentre accerchiavano una turista tedesca e, dopo averla distratta sono riusciti a rubare con destrezza il portafoglio che la donna custodiva all’interno del suo zaino.

Nei pressi di via Cavour, una pattuglia di Carabinieri in borghese del Comando di Roma Piazza Venezia ha individuato e bloccato un altro gruppo formato da tre donne ventenni, tutte di origini romene e con precedenti, subito dopo essersi impossessate di un portafoglio di un turista argentino diretto verso la Basilica di S. Maria Maggiore.

I Carabinieri della Stazione di Roma San Pietro e dell’8 Reggimento Lazio hanno sorpreso 2 donne di origini serbe di 25 e 21 anni, subito dopo aver rubato un portafoglio ad una turista giapponese di 75 anni, in attesa di entrare ai Musei Vaticani.

Altre quattro persone in diversi episodi, sono state arrestate nei pressi della fermata ATAC di via Marconi e sulle banchine delle fermate “Termini, Ottaviano e Vittorio Emanuele”.

Le vittime hanno sporto denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.