Roma. La Polizia di Stato, a seguito di una complessa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di due romani, gravemente indiziati del reato di tentato omicidio.
I fatti
Gli agenti della Polizia di Stato del III Distretto Fidene Serpentara, a seguito di approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di due romani, rispettivamente di 46 e 37 anni, gravemente indiziati del reato di tentato omicidio.
I fatti risalgono al pomeriggio del 22 febbraio scorso, quando i due uomini si sono presentati presso un’abitazione in zona Tufello e, una volta all’interno, hanno attinto con due colpi d’arma da fuoco un uomo ad entrambe le gambe per poi dileguarsi subito dopo.
Gli investigatori del Distretto Fidene Serpentara, allertati fin da subito dalla sala operativa della Questura di Roma e con l’ausilio di personale dell’Ufficio Prevenzione e Soccorso Pubblico, hanno iniziato tempestivamente le attività d’indagine per ricostruire l’accaduto, coadiuvati anche dal personale della Polizia Scientifica intervenuto a seguito del grave episodio criminale. Le accurate indagini, realizzate attraverso servizi di osservazione ed intercettazioni, hanno permesso di risalire in poco tempo all’identità dei due soggetti.
Per i due, all’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, è stata disposta la custodia cautelare in carcere in quanto gravemente indiziati del reato di tentato omicidio.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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