Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma e poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Roma hanno proceduto alla cattura di due ragazzi irrintracciabili (di cui uno latitante) per traffico di stupefacenti.
Latitante dal 2020
Si tratta di un 33enne, nato a Roma, irreperibile dal 28 novembre 2019 e dichiarato latitante il 27 gennaio 2020 dal Tribunale di Roma e destinatario del Mandato di Arresto Europeo datato 02 aprile 2020, a seguito del mancato rintraccio in occasione dell’esecuzione dell’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa nel novembre 2019 dal G.I.P. del Tribunale di Roma.
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I reati
In tale contesto, il giovane rispondeva di concorso continuato in associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico – quale responsabile dei traffici di narcotico nel quartiere “Borghesiana” della Capitale – lesioni personali ed estorsione aggravata. All’esito del giudizio di primo grado, tenutosi con il rito abbreviato, il 33enne è stato condannato per tali reati a 14 anni di reclusione, poi ridotti a 9 in appello.
La struttura del traffico di droga
Dalle indagini, eseguite dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, era emerso che l’uomo era membro di uno strutturato sodalizio dedito al traffico di cocaina e hashish, capeggiato dai pregiudicati Fabrizio Piscitelli, detto “Diabolik” – capo ultrà ucciso il 07 agosto 2019 – e Fabrizio Fabietti, condannato per tali fatti a 30 anni di reclusione.
L’altro ragazzo
20enne, nato a Roma, irreperibile dal 19 maggio 2023 in virtù del mancato rintraccio in occasione dell’esecuzione del provvedimento con cui la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma ha disposto la carcerazione per l’espiazione della pena di 1 anno e 4 mesi e giorni 24 di reclusione, a seguito di condanna per il reato di traffico di sostanze stupefacenti, all’esito di indagini svolte dalla Questura di Roma.
L’odierna operazione testimonia il costante impegno della Procura della Repubblica di Roma, con il supporto della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, orientato al contrasto del traffico di stupefacenti perpetrato da strutturate organizzazioni criminali.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.