Politica

Ardea, PCI contro la devastazione dei territori, dell’ambiente e della salute

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comunisti castelli romani

Riceviamo e pubblichiamo dai Comunisti dei Castelli Romani

ARDEA: CONTRO LA DEVASTAZIONE DEI TERRITORI, DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE

Venerdì 12 novembre 2016 i comitati (Coordinamento NOINC, Assemblea contro le nocività, Ribelli di Montagnano) hanno tenuto una protesta sotto il Comune di Ardea per sollecitare il Sindaco di Ardea Fiori (PDL) a risolvere i problemi ambientali del territorio (discarica, rete idrica, rete fognaria, depuratore, centrale a biomasse della Suvenergy).
Il Sindaco era assente, come al solito.
Ardea più che un Comune italiano sembra rappresentare una serie di villaggi africani.
Interi quartieri (Villaggio Ardeatino, Vallegaia, Montagnano, Montagnanello) sono privi dei servizi fondamentali, quali la rete idrica e la rete fognaria.
La mancanza della rete idrica in un territorio devastato dalla presenza della discarica che ha servito per decenni i Castelli Romani pone problemi gravissimi, di cui il Sindaco Fiori è perfettamente a conoscenza, avendo firmato un’ordinanza in cui vieta al signor Cesaretti, un abitante di Villaggio Ardeatino, l’uso dell’acqua del suo pozzo per usi umani.
Già, l’acqua dei pozzi è inquinata, ma il Sindaco Fiori non prende alcuna iniziativa.
Nel Comune di Bracciano, il Sindaco ha imposto al signor Cerroni di predisporre pozzi “spia” anche a 2 chilometri di distanza dalla discarica, in modo da poter monitorare l’inquinamento della falda.
Ad Ardea, invece, il signor Cerroni non ha mai predisposto alcun pozzo spia a valle del VII invaso, che è a pochi metri da Villaggio Ardeatino, un villaggio in cui vivono più di 200 persone.
In tutti i villaggi a valle della discarica del signor Cerroni non arriva la rete idrica del Comune di Ardea e migliaia di persone vivono con l’acqua dei propri pozzi, a forte rischio di inquinamento.
Ma il Sindaco di Ardea, l’ARPA Lazio e la ASL competente non fanno nulla.
Abbiamo predisposto anche un disegnino per il Sindaco Fiori, in modo che comprenda in modo semplice il pericolo derivante dalla devastazione del territorio, dell’ambiente e della salute.
L’assoluta incapacità amministrativa del Sindaco Fiori è evidentissima.
La Via Ardeatina separa il Comune di Ardea da quello di Albano. Nel Comune di Albano tutti i cittadini hanno la rete idrica gestita da ACEA, mentre tutti i cittadini del Comune di Ardea non hanno la rete idrica e sono costretti a servirsi dell’acqua dei propri pozzi, a forte rischio di inquinamento.
Il Comune di Ardea ha affidato il servizio idrico ad una piccola società partecipata (IDRICA), che non riesce a portare l’acqua agli abitanti dei villaggi. Pensare di gestire nel XXI secolo l’acqua con una piccola società partecipata è segno di completa incompetenza.
Il bello è che sulla Via Ardeatina corrono le linee delle condutture dell’acqua gestite da ACEA. Con un piccolo investimento sarebbe possibile collegare alla rete idrica ACEA migliaia di persone.
Ma il Sindaco Fiori ha altro cui pensare, vista la sua maggioranza perennemente traballante!!!
Il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede al Sindaco di Ardea Fiori di cominciare ad occuparsi dei problemi ambientali del suo territorio, evitando di fuggire dai confronti con i comitati, e di investire immediatamente ACEA della risoluzione del problema della fornitura dell’acqua diretta ai villaggi – con una nuova rete idrica, con le autobotti o con le bottiglie – come espressamente previsto dalla legge italiana.