Politica

Ambiente, Santori (FDI): “A rischio patrimonio naturalistico. Guardie ittiche e venatorie al palo”

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Anarchia generalizzata nelle province laziali, Rieti, Viterbo, Frosinone, Latina e Roma, a causa di un controllo del territorio che di fatto non c’è. Regione Lazio firmi decreti e convenzioni.

“Da mesi, in assenza di decreti e convenzioni, le Guardie ittiche e venatorie volontarie sono impossibilitate a esercitare le loro funzioni a causa del rimpallo di responsabilità tra Città metropolitana e Regione Lazio. Una situazione disastrosa tutta addebitabile al presidente Zingaretti che non si era evidentemente accorto della competenza regionale in materia. Infatti, il 17 ottobre, e dopo numerosi solleciti inviati dalle associazioni del settore, la città Metropolitana con una nota ufficiale ha comunicato che l’autorità sul comparto è dell’assessorato all’Agricoltura, caccia e pesca della Regione Lazio che però ancora non si è attivato per fornire risposte chiare ed esaustive sul fronte dei rinnovi dei decreti o sul rilascio di nuove autorizzazioni. Conseguenza di questa impasse è in primis un sovraccarico di lavoro per la Polizia provinciale, già oberata di competenze, e costretta a ovviare alla carenza di guardie volontarie. Ma si registra, inoltre, un’anarchia generalizzata nelle province laziali, Rieti, Viterbo, Frosinone, Latina e Roma, a causa di un controllo del territorio che di fatto non c’è o è molto blando. Ricordiamo, infatti, che le guardie ittiche e venatorie sono un fondamentale deterrente per malintenzionati e contrabbandieri. Inoltre, risulta assente la sorveglianza a tutela del patrimonio naturalistico locale che così è esposta a maggiori rischi. E’ ora che l’assessore all’Agricoltura, Carlo Hausmann, si desti dal suo torpore e decida di dare un segnale alle centinaia di richieste che giacciono sul suo tavolo per negligenza e inerzia che riteniamo inaccettabili”.

E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia