Continua senza sosta la presenza costante delle unità navali del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia presso le località a più alta vocazione turistica della regione Lazio. In queste calde giornate estive, le Fiamme Gialle Aeronavali di Civitavecchia presidiano il litorale laziale sia a tutela della sicurezza pubblica in mare sia con operazioni di Polizia Economico Finanziaria per il contrasto all’evasione fiscale legato all’uso delle imbarcazioni da diporto.
Il turismo nautico
Durante i controlli in mare, i finanzieri hanno individuato un meccanismo fraudolento con il quale alcune società operanti nel settore del turismo nautico a Civitavecchia cercano di aggirare la norma che regola il noleggio e la locazione delle imbarcazioni da diporto.
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La normativa
Infatti la normativa vigente prevede, in linea di sintesi: la locazione, che consiste nel cedere, dietro compenso, l’utilizzo dell’imbarcazione senza equipaggio; il noleggio, che consiste nel cedere l’imbarcazione completa di equipaggio (con Skipper abilitato alla conduzione del mezzo nautico); il noleggio occasionale, riservato a privati, che possono concedere la loro imbarcazione per un massimo di 42 giorni all’anno. I proventi, da riportare nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo, sono assoggettati ad un’imposta sostitutiva del 20% oppure alle aliquote IRPEF vigenti.
Le indagini
Durante mirate indagini sulle isole pontine, sono state smascherate numerose finte locazioni messe in atto da società operanti nel settore che, in accordo con Skipper compiacenti e pagati in nero, pubblicizzavano vacanze vendendo il pacchetto cosi detto “noleggio alla cabina” riuscendo così a vendere tutti i posti disponibili a bordo più facilmente. Questo meccanismo viene sanzionato dall’art. 55 del D.Lgs. n. 171/2000 configurandosi l’illecito amministrativo dell’uso diverso dell’imbarcazione.
I controlli hanno portato ad elevare sanzioni per questa violazione per circa 25 mila euro oltre alla scoperta di 2 Skipper “improvvisati” per i quali sono state omesse le dichiarazioni all’INPS e all’INAIL a seguito del rapporto di lavoro con le società di locazione. Inoltre sono emerse numerose violazioni al codice della navigazione per un Referente Capitano per un totale di oltre 30 mila euro.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
Foto di repertorio