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Fiumicino, tentavano di nascondere un’arma con matricola abrasa, arrestate tre persone

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Fiumicino, tre persone arrestate per occultamento di arma illegale

A Fiumicino, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo e due donne rispettivamente di 38, 33 e 36 anni, poiché gravemente indiziati in concorso tra loro del reato di detenzione e occultamento di arma illegale.

Il controllo dei Carabinieri

Durante un servizio di controllo del territorio realizzato sul litorale, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Fiumicino, transitando, hanno notato un’autovettura ferma a motore acceso, con a bordo un uomo lato guida e due donne. Avvicinatisi per effettuare il controllo, i poliziotti hanno visto l’uomo che maneggiava un oggetto in maniera sospetta passandolo alle due donne, che frettolosamente scendevano dal mezzo piegandosi e lasciando cadere un oggetto metallico.

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La 36enne, per distrarre i poliziotti, ha iniziato ad avanzare verso di loro per sottoporsi al controllo, mentre l’altra ragazza, invece, continuava ad armeggiare sotto l’autovettura. I poliziotti a quel punto sono avanzati verso l’auto dove, sotto una ruota, hanno rinvenuto una pistola di piccole dimensioni, con matricola abrasa, munita di caricatore e munizionamento.

Gli arresti

I poliziotti quindi hanno proceduto ad un controllo più approfondito dei tre soggetti e della macchina, trovando addosso alla 33enne un cacciavite per il quale, non avendo saputo dare spiegazioni, è stata denunciata in stato di libertà per porto abusivo di oggetti atti ad effrazione, e addosso alla 36 enne un piccolo quantitativo di sostanza stupefacente per cui è stata segnalata alla Prefettura. Alla fine degli accertamenti i tre sono stati arrestati per detenzione e occultamento d’arma clandestina. Arresti poi convalidati dall’Autorità Giudiziaria.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.

Foto di repertorio