Di seguito, la nota di USB:
La strage di lavoratori e lavoratrici in corso nel nostro paese non accenna a rallentare, con oltre 600 decessi da inizio 2023 e la morte del giovanissimo Franco Mazzelli, diciottenne precipitato per dieci metri venerdì scorso a Fermo: l’introduzione nel codice penale del reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro è necessaria ed urgente. Per questo l’Unione Sindacale di Base, Osa, Cambiare Rotta e Rete Iside hanno organizzato un presidio al Ministero del Lavoro: per noi l’unico numero di uccisi sul lavoro accettabile è zero, ed è urgente che si prendano misure forti contro questa continua strage. Il presidio si è tenuto non ostante l’atteggiamento delle forze dellordine presenti, che volevano che la nostra protesta si svolgesse all’altro capo di via Molise rispetto al Ministero: è grave che, non ostante il tema sia così urgente, si continui ad inibire e ostacolare manifestazioni alle sedi istituzionali di riferimento.
USB, Rete Iside e altre forze politiche e sociali hanno promosso una legge di iniziativa popolare che introduce il reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi o gravissime sul lavoro, che vuole essere un vero deterrente: nel nostro paese è diffusa una cultura padronale ed imprenditoriale che vede nelle misure a tutela di salute e sicurezza per chi lavora un costo da ridurre per aumentare i profitti. Con l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro non sarà più possibile pensare che questo meccanismo sia conveniente, mentre ad oggi le pene sono tali che, in molti casi, si è indotti a pensare che non si rischia più di tanto e che si possa speculare sulle vite di lavoratrici e lavoratori.
Ad oggi la nostra proposta è l’unica arma concreta contro questo meccanismo perverso: invitiamo tutte e tutti a firmare per la nostra legge di iniziativa popolare e a sostenerla, recandosi ai punti di raccolta indicati su leggeomicidiosullavoro.it e a organizzare insieme a noi la campagna.
Unione Sindacale di Base