Arresti per furto, tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale a Roma.
Il ladro di scooter
Gli agenti del commissariato Porta Maggiore e del Commissariato Torpignattara hanno arrestato un uomo italiano di 21 anni perché gravemente indiziato dei reati di tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
I poliziotti, transitando in via Prenestina, all’altezza di via Dignano D’Istria, hanno notato un uomo intento a forzare con pinze e martello uno scooter parcheggiato. L’uomo, vistosi scoperto, ha spintonato uno degli agenti nel vano tentativo di fuggire.
Bloccato e immediatamente perquisito, lo stesso, è stato trovato in possesso di numerosi oggetti atti all’effrazione e di diverse dosi di sostanza stupefacente per le quali è stato segnalato amministrativamente alla Prefettura. Alla fine degli accertamenti di rito l’arresto del 21enne è stato convalidato.
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I ladri di marmitte
Inoltre, gli uomini della sezione Volanti hanno arrestato due cittadini di 38 e 25 anni poiché gravemente indiziati dei reati di tentato furto aggravato in concorso. Uno di loro, il 38enne anche per resistenza a pubblico ufficiale.
Gli agenti sono stati inviati dalla S.O., in via Viscogliosi, per la segnalazione di alcune persone intente a perpetrare un furto su un’autovettura parcheggiata. Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti hanno notato 4 persone che stavano cercando di rubare la marmitta catalitica di un’auto in sosta. Gli stessi, alla vista degli agenti, si sono immediatamente dati alla fuga.
Nell’immediatezza i poliziotti sono riusciti a bloccare l’uomo che stava chinato sotto l’auto mentre era intento nell’asportazione della marmitta e, subito dopo una breve perlustrazione nelle vie adiacenti, hanno scorto un’autovettura con a bordo un solo conducente le cui caratteristiche rispondevano alle descrizioni ricevute. Prontamente bloccato, quest’ultimo, è stato controllato. All’interno della tasca portaoggetti dello sportello anteriore dell’auto sono state rinvenute 18 lame per metallo e altri attrezzi atti allo scasso. I due uomini sono stati così assicurati alla giustizia.
Dopo la convalida dell’arresto da parte dell’A.G., i due sono stati sottoposti alla misura del divieto di ritorno nel comune di Roma. Sono tuttora in atto le ricerche degli altri due complici.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza dichiarato con sentenza irrevocabile.