Cronaca

Droga a Frosinone: sequestrati oltre 20mila euro in contanti e 61 dosi di cocaina

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Seguendo il solco della strategia adottata dalla Polizia di Stato di Frosinone, tesa a contrastare i cartelli criminali operanti nel territorio della provincia, il Questore ha predisposto un massiccio intervento operativo che ha visto impiegati decine di uomini, con l’ausilio di personale dei commissariati distaccati e di rinforzi ministeriali, tra cui equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, del Reparto Mobile di Roma, unità specializzate nella ricerca di droga e di armi del reparto Cinofili di Nettuno e un elicottero del Reparto Volo di Pratica di Mare.

Droga a Frosinone, i controlli straordinari della Polizia di Stato: ecco cosa è emerso

Nella mattinata di ieri, infatti, il Capoluogo è stato interessato da un imponente servizio di controllo del territorio, messo in atto dalla Polizia di Stato per prevenire e contrastare ogni forma di illegalità, seguendo  un piano d’intervento ben preciso, che vuole essere una concreta risposta all’impegno assunto dal Questore di Frosinone di offrire sempre maggiore sicurezza alla cittadinanza, all’indomani delle due sparatorie che si sono verificate nel mese di luglio e che hanno destato tanto clamore.

Questa volta i controlli si sono concentrati in un’altra zona della città, quella di Viale Spagna, nota per essere una piazza di spaccio tanto che nei mesi scorsi anche il seguitissimo programma televisivo Striscia la Notizia se ne era occupato.

L’operazione ha permesso di ottenere risultati operativi di rilievo, con una persona arrestata, 61 dosi di cocaina sequestrate, un manganello, 5 telefoni cellulari e oltre 20000 euro in contanti recuperati dagli uomini della Squadra Mobile.

L’arrestato è stato sorpreso mentre cedeva una dose ad un acquirente e veniva subito fermato dagli agenti, pur avendo tentato invano di scappare, non riuscendoci perché il personale si era posizionato attorno allo stabile al fine di precludere ogni possibile via di fuga. Perquisito nell’immediatezza è stato trovato in possesso di 61 dosi di cocaina per un totale di 28 grammi, di 1275 euro in banconote di vario taglio e di un manganello telescopico estensibile a molla.

I poliziotti sono riusciti ad individuare l’appartamento utilizzato come base operativa per il confezionamento delle dosi e per lo spaccio della sostanza stupefacente, un’abitazione di proprietà dell’Ater situata al secondo piano, abusivamente occupata dal malfattore. L’alloggio popolare è stato requisito e riconsegnato all’Ater, che provvedeva a consegnarlo questa mattina stessa ad una famiglia avente diritto.

L’arrestato, un pregiudicato venticinquenne che risulta residente a Napoli, è stato condotto in carcere. Nei suoi confronti è stato emesso anche il Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Frosinone, provvedimento immediatamente notificato all’interessato.

In un altro appartamento, occupato da una donna sottoposta agli arresti domiciliari e dal marito, che risulta nullafacente, sono stati trovati e sequestrati 18.870 euro in banconote di vario taglio, denaro del quale la coppia non riusciva a fornire plausibili spiegazioni in merito al possesso e che pertanto può ritenersi provento di attività illecita.

Il personale dell’azienda Ater intervenuto sul posto ha anche provveduto, su specifica richiesta della Polizia di Stato, a rimuovere porte, grate in ferro, barriere architettoniche installate abusivamente con l’intento di impedire la visibilità ed il pronto, efficace e tempestivo intervento delle forze dell’ordine.

I risultati conseguiti vogliono essere una concreta risposta alla richiesta di sicurezza che ogni cittadino legittimamente avanza alle Istituzioni e seguono gli altri due interventi straordinari messi in atto dalla Questura di Frosinone nei giorni scorsi, mirati a contrastare i cartelli criminali operanti nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti.

La Polizia di Stato di Frosinone, seguendo l’indirizzo tracciato dal Questore Domenico Condello, vuole così offrire un segnale di grande attenzione alle necessità della popolazione, impegnandosi non solo attraverso le attività di controllo straordinario, ma anche assicurando una costante presenza per la prevenzione ed il contrasto delle attività criminali.


Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.