Laurentino 38. Gruppo di adolescenti lanciava pietre dai “ponti” e vessava commercianti ed artigiani. La Polizia di Stato, a seguito di approfondite indagini coordinate della Procura per i minorenni, dopo aver individuato gli indagati, ha eseguito la misura cautelare del collocamento in comunità nei confronti di 3 minori perché gravemente indiziati a vario titolo ed in concorso tra loro, dei reati di atti persecutori, sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali.
Gli agenti della Polizia di Stato del IX Distretto Esposizione, a seguito di attente e scrupolose indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma, hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione della misura cautelare di collocamento in comunità nei confronti di 3 adolescenti gravemente indiziati, a vari titolo ed in concorso fra loro, dei reati di atti persecutori, sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali.
I 3 facevano parte di un gruppetto di circa 15-20 ragazzi che, dai primi mesi di quest’anno, stavano creando il panico tra i residenti e i negozianti del Laurentino 38, prendendo di mira in modo particolare un artigiano, vari uffici del Comune ed una farmacia.
I giovani, tra i quali i tre indagati, in numerose occasioni, oltre ad aver lanciato dal II ponte sassi alle persone ed alle auto in transito, avevano vessato un artigiano di origini siriane; lo stesso aveva chiesto più volte l’intervento delle forze dell’Ordine anche per aver ricevuto varie minacce, tra cui quella di bruciargli il negozio nel quale lavorava e viveva. In diverse occasioni, durante la notte, la sua saracinesca è stata presa a sassate e danneggiata con il fuoco e lui stesso è stato aggredito e picchiato in strada. In un’occasione l’uomo era stato fermato all’interno della sua bottega dal gruppo che aveva bloccato la saracinesca con una grossa panchina, bersagliando con una sassaiola il negozio: solo grazie all’intervento delle Volanti della Polizia di Stato il branco era scappato e l’uomo liberato.
I fatti criminosi, in particolare le sassaiole, hanno riguardato una farmacia e gli uffici comunali, costringendo i dipendenti a barricarsi all’interno sino all’intervento delle pattuglie.
Le indagini, svolte anche con modalità tecniche, hanno permesso di identificare 6 ragazzi, 3 dei quali minorenni; proprio in riferimento a questi ultimi, la Magistratura specializzata ed in particolare il Pubblico Ministero Minorile, ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i minorenni di Roma l’emissione di una misura cautelare: nello specifico il GIP ha deciso di adottare per i 3 giovani il collocamento in comunità al fine di allontanarli dal contesto socio ambientale in cui vivono ed indurli a modificare il lor stile di vita. Sono stati gli stessi poliziotti del IX Distretto ad eseguire la misura.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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