Non si placa la polemica scuolabus. Le accuse mosse riguardano la mancata fermata a domicilio per una bambina, residente nella frazione Fraioli, che frequenta il complesso scolastico di via Canale.
La battaglia è accesa con il genitore della bimba che ha indirizzato diverse missive al Comune per lamentare l’accaduto. Alle rimostranze della famiglia si sono aggiunte quelle della minoranza consiliare che, per il tramite del capogruppo, Antonello Quaglieri, ha in più occasioni a mezzo stampa e social network, posto l’accento sulla vicenda, sottolineando il disservizio e disaggio creato.
Di tutta risposta il sindaco, Rocco Pantanella, ha sempre ribadito l’efficenza del servizio, la tutela del diritto allo studio ponendo l’accento sul fatto che nessun abuso e nessuna ingiustizia viene perpetrata.
A supporto della sua tesi, il primo cittadino, documenti alla mano, traccia una disamina dell’accaduto, partendo dal 2012 quando il consiglio comunale ha approvato il Piano di organizzazione della rete scolastica.
Ma, più recentemente e prima dell’apertura dell’anno scolastico, la Giunta comunale ha approvato il piano servizio trasporto scolastico per l’anno in corso individuando, in base alla conformità del territorio, le fermate che lo scuolabus è tenuto a seguire. E per la contrada Fraioli è previsto quale punto di raccolta Piazza Umberto I.
<<L’ufficio tecnico del comune – dice Pantanella – a seguito di sopralluogo, nel preminente interesse dell’incolumità pubblica, ha consigliato in via cautelativa di limitare su via Paparella il transito a veicoli superiori a 3,5 tonnellate, in quanto la sede viaria risulta inadeguata alla circolazione di tali mezzi.
<<Questo comune – continua il sindaco – ha sempre garantito il diritto allo studio, assicurando la frequenza scolastica, organizzando il servizio pubblico di trasporto scolastico, uniformato ai calendari scolastici e nell’ambito di una pianificazione anche sovracomunale.
<<Considerando la conformazione territoriale di questo comune – aggiunge il primo cittadino – al fine di evitare ogni possibile pericolo alla circolazione stradale e per la pubblica e privata incolumità, sono state individuati punti di aggregazione baricentrici rispetto alle esigenze degli studenti e alle loro residenze.
<<Il comune – conclude Pantanella – ha sempre avuto, quale priorità amministrativa, la sicurezza delle scuole, della circolazione stradale e soprattutto degli studenti>>.
Nei giorni scorsi, inoltre, il sindaco, ha provveduto a rispondere per iscritto alla famiglia della bambina, e a: Presidenza del Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Autorità Nazionale Anticorruzione, Prefettura di Frosinone, Garante per l’infanzia e adolescenza, Assessorato Pari Opportunità della Regione Lazio, Direzione regionale formazione, ricerca e innovazione, scuola e università, diritto allo studio, vice presidente e assessore alla formazione, ricerca scuola, università della Regione Lazio, Miur e a Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Arce.