I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno svolto numerosi servizi straordinari di controllo del territorio nell’ambito del Comune di Pomezia e di alcune zone del IX Municipio di Roma, finalizzati, in particolare, al contrasto dei reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti.
Beccati a rubare cocomeri
Nel corso dell’attività svolta a Pomezia, i Carabinieri hanno arrestato tre cittadini romeni, di 55, 53 e 46 anni, gravemente indiziati del reato di furto aggravato in concorso, in quanto sono stati sorpresi mentre sottraevano da un terreno agricolo dei cocomeri e li caricavano sul loro furgone.
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Violenza sessuale ai danni di una bagnante
Un altro cittadino romeno è stato arrestato sulla spiaggia in zona Capocotta, ove, in stato di ebbrezza, si è reso responsabile di violenza sessuale nei confronti di una bagnante.
Arresti per spaccio, trovati oltre 100 grammi di hashish a un 18enne
Sempre a Pomezia, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno arrestato due cittadini italiani, di 18 e 50 anni, gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due, in diversi interventi, sono stati fermati a bordo di un monopattino elettrico e sottoposti ad un controllo.
Il 50enne, fermato in via Santo Domingo, è stato trovato in possesso di 95 g di hashish e della somma contante di € 70. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito ai militari di rinvenire e sequestrare ulteriori 90 g della stessa droga e la somma contante di € 250, verosimile provento dell’attività delittuosa. Il 18enne invece è stato controllato in via del Mare e trovato in possesso di 107 g di hashish.
Arresti per tentato furto in abitazione
Infine, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, i Carabinieri hanno arrestato un 24enne romeno per i reati di tentato furto e furto in abitazione.
Controlli dei carabinieri
Ad esito dei controlli, i Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno controllato, complessivamente, 113 persone e 85 veicoli in transito sul territorio di competenza.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.