Controlli in mare GDF: la stagione estiva volge ormai al termine ma resta alta la vigilanza dei Finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia presso le Isole Pontine per garantire, incessantemente, un presidio di legalità a tutela della sicurezza pubblica in mare.
I mezzi navali del Reparto Operativo Aeronavale dal mese di giugno alternano la loro presenza nell’arcipelago: la vigilanza operativa svolta, senza soluzione di continuità, notte e giorno, ha consentito di eseguire molteplici controlli di polizia finalizzati all’assolvimento dei compiti di Polizia Economico Finanziaria e delle specifiche funzioni di Polizia del Mare.
Controlli in mare GDF
Negli ultimi 7 giorni di controlli, nel periodo dal 21 al 27 agosto u.s. le Fiamme Gialle Aeronavali di Civitavecchia, a bordo del Guardacoste G.104 Apruzzi, hanno sottoposto a controllo 26 imbarcazioni ed elevato un totale di 45 verbali, comminando circa 40 mila euro di sanzioni amministrative.
Da segnalare l’individuazione di 3 acquascooter che sfrecciavano pericolosamente a breve distanza dalla costa tra bagnanti e imbarcazioni ferme in rada: l’interruzione immediata di tale comportamento ha salvaguardato l’incolumità dei turisti coinvolti ed evitato condizioni di elevata pericolosità. Per i conduttori imprudenti ed indisciplinati sono state elevati sanzioni per un totale di circa 1.400 euro.
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Le informazioni raccolte duranti i controlli in mare saranno oggetto di approfondite indagini mediante accertamenti con le banche dati in uso al Corpo, a testimonianza della trasversalità dell’azione degli uomini del comparto aeronavale della Guardia di Finanza, rafforzando altresì il ruolo di Polizia del Mare assunto dal Corpo con il D.lgs 177/2016.
“Anche sul finire della stagione estiva – assicura il Comandante del R.O.A.N. di Civitavecchia – rimarrà alta l’attività di vigilanza su tutte le coste, con particolare riguardo all’arcipelago Pontino, per prevenire fenomeni di evasione fiscale e per assicurare il regolare svolgimento di tutte le attività dell’economia legale, a tutela dei contribuenti onesti e dei cittadini rispettosi della legge”.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
Foto di repertorio