Scatta l’operazione “Rider” a Ladispoli e Cerveteri (RM). Carabinieri arrestano quattro persone e smantellano una piazza di spaccio
L’operazione Rider a Ladispoli
I Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia e in particolare gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Civitavecchia, che ha portato all’arresto di quattro persone, alla sottoposizione all’obbligo di dimora nel comune di residenza di un quinto soggetto e al deferimento a piede libero di altri sei.
L’attività d’indagine, convenzionalmente denominata Rider 2, costituisce la continuazione dell’articolata indagine condotta nell’anno 2022 dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Civitavecchia e che ha consentito di smantellare, già a metà febbraio, una fiorente piazza di spaccio di sostanze stupefacenti nel Comune di Ladispoli.
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L’indagine originaria condotta aveva preso spunto dall’arresto, avvenuto a Ladispoli nei primi giorni del mese di giugno 2022, di un 58enne, già noto agli uomini dell’Arma dei Carabinieri per pregresse vicende giudiziarie. Infatti, dagli approfondimenti investigativi di quella vicenda, i Carabinieri avevano individuato un gruppo di pusher operanti soprattutto nel territorio del comune di Ladispoli, ampliando via via la cerchia di soggetti monitorati, identificando e indagando anche coloro che fungevano da cosiddetti cavallini, vale a dire da corrieri della droga.
L’operazione Rider 2 a Cerveteri
Nel prosieguo dell’attività, è però emerso anche un secondo gruppo di soggetti attivi nella vendita al dettaglio di stupefacenti, questa volta gravitanti più nell’ambito del Comune di Cerveteri. Anche in questo caso, la meticolosa attività d’indagine ha consentito ai Militari di cristallizzare oltre 100 cessioni di sostanze stupefacenti, sempre indicate da venditori e avventori.
Il market della droga vantava la sicura disponibilità di cocaina, non facendo però neanche mancare agli acquirenti marijuana, hashish e anche sostanze di derivazione sintetica, quali pasticche di ecstasy, cristalli di Md, metanfetamina e ketamina.
L’indagine ha anche riscontrato come gli odierni indagati non disdegnassero neppure la possibilità di rifornirsi di un certo quantitativo di stupefacente all’ingrosso, sia nel vicino comune di Ladispoli che in altre aree della Città Metropolitana di Roma Capitale, per poi rivenderlo in alcune discoteche della Capitale sia a giovani che giovanissimi.
L’attività investigativa instancabilmente condotta dai Carabinieri ha consentito di cristallizzare, in circa sei mesi di indagini serrate, oltre 100 episodi di cessione di sostanze stupefacenti, identificando circa 60 assuntori e segnalandone 28 alla Prefettura di Roma.
Gli indagati dovranno ora pertanto rispondere, a vario titolo, dei reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti continuata in concorso.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.