Cronaca

Trastevere, controlli contro la mala movida: disposta la chiusura per due attività della zona

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Controlli a Trastevere, disposta chiusura per due attività della zona

Ieri sera e fino a notte fonda, i Carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere, con il supporto dei colleghi del Gruppo Tutela Salute, del Gruppo Tutela Lavoro, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo contro la mala movida, all’indomani dell’inqualificabile incursione compiuta da ignoti in un palazzo di via San Francesco a Ripa.

Controlli nel quartiere Trastevere

Il servizio di controllo dei Carabinieri è stato mirato a prevenire e reprimere i reati in genere e a contrastare ogni forma di degrado, abusivismo e illegalità nello storico quartiere di Trastevere, con particolare attenzione nell’area compresa tra piazza San Cosimato, piazza San Callisto e via San Francesco a Ripa.

Nel corso dell’attività i Carabinieri hanno identificato oltre 100 persone, di queste più della metà erano minorenni. Due persone sono state denunciate a piede libero e sono stati sanzionati amministrativamente tre esercizi commerciali.

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Un cittadino straniero, già gravato da un decreto di espulsione dal territorio nazionale, è stato denunciato per il furto e indebito utilizzo di carte di pagamento, poiché stava tentando di effettuare un pagamento presso un bar, con un bancomat che aveva poco prima sottratto ad un ignaro uomo.

Denunciato il titolare di un esercizio commerciale, per la mancata valutazione dei rischi. Nei suoi confronti sono state elevate anche sanzioni amministrative per un importo di 14.414 euro, per la mancanza dei requisiti generali in materia di igiene, mancati adempimenti nelle procedure di autocontrollo “Haccp”, per la mancanza degli adempimenti e documentazione relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro, con la conseguente chiusura temporanea dell’esercizio commerciale. 

Anche il titolare di un altro esercizio commerciale è stato sanzionato per un importo di 12.262 euro, per la mancanza dei requisiti generali in materia di igiene, per mancati adempimenti delle procedure di autocontrollo “Haccp” e la mancanza degli adempimenti e documentazione relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro, con chiusura “differita” dell’esercizio commerciale.

Infine, sono state elevate sanzioni per un importo di 2000 euro, al titolare di un altro esercizio commerciale per mancati adempimenti sulle procedure di autocontrollo “Haccp”.


Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.