Nella giornata del 16 settembre 2023, gli investigatori del Commissariato Distaccato di Tivoli, coordinati dal “Gruppo uno” della Procura tiburtina, hanno eseguito nei confronti del cittadino egiziano M.Y.A.A. di anni 55 residente a Guidonia Montecelio, la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del dispositivo di elettronico di controllo (cd. braccialetto).
Le indagini
Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Tivoli su richiesta di questa Procura della Repubblica, si è reso necessario poiché l’uomo, indagato per i maltrattamenti in ambito domestico nei confronti della moglie, cittadina di nazionalità romena di anni 51, nonostante fosse già gravato dalla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa famigliare, del divieto di avvicinamento alla parte offesa con “braccialetto elettronico” e, ancora, del divieto di dimora nel comune di Guidonia Montecelio, ha continuato ad assillare la donna tramite i social media, l’ha avvicinata più volte ed ha continuato a dimorare nel comune di Guidonia Montecelio, del tutto incurante delle restrizioni in atto.
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L’attività d’indagine espletata dagli agenti del Commissariato, che hanno attentamente monitorato gli spostamenti dell’indagato accertando le violazioni alle prescrizioni imposte e le segnalazioni della stessa vittima, hanno permesso l’emissione della misura cautelare da parte dell’A.G.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
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