Nei giorni scorsi gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Cassino, transitando nei pressi della stazione ferroviaria, hanno notato una FIAT 500L con due uomini a bordo seguita a sua volta da una Volkswagen Golf condotta da una donna, che si dirigevano verso l’ingresso dell’autostrada.
Proprio in questo frangente, i poliziotti hanno riconosciuto uno dei due uomini come soggetto dedito ai furti su auto in sosta e già indagato nei mesi precedenti.
Fermate le due autovetture, gli agenti della stradale di Cassino hanno identificato le tre persone riscontrando che due di queste annoveravano precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, in particolar modo per furti di catalizzatori presenti nelle marmitte delle auto.
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Nella FIAT 500L è stata poi rinvenuta una sega a “gattuccio” con varie lame e batteria di ricambio, mentre nella Volkswagen Golf oltre a una sega a gattuccio gli agenti hanno trovato anche due catalizzatori di un’autovettura.
Sicuri che i catalizzatori fossero di provenienza illecita, si è scoperto che questi erano il compendio di un furto nei confronti di un’autovettura Toyota Yaris.
I tre sono stati deferiti alla competente A.G. per furto aggravato in concorso.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
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