Cronaca

Roma, infrange il finestrino di un’auto in sosta per rubare: 50enne nei guai

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La notte tra il 19 e il 20 ottobre, intorno alle 3, un uomo parcheggia la propria auto su viale Palmiro Togliatti per entrare in un bar a consumare un caffè.

Cosa è successo

Nel frattempo un’altra persona, successivamente identificato come straniero, di circa 50 anni, con numero precedenti per furti e rapine alle spalle, si avvicina all’autovettura in questione e, notando uno zaino lasciato sopra il sedile anteriore lato passeggero, infrange il finestrino con un cacciavite che ha al seguito, per poi rovistare all’interno del l’autovettura cercando oggetti di valore custoditi all’interno.

Il rumore dei vetri infranti attira l’attenzione di una volante della questura di Roma, in quel momento in transito. Notata la presenza dello straniero riverso per metà busto all’interno dell’autovettura, la volante accosta per accertare cosa stesse succedendo.

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L’uomo, alla vista della pattuglia di polizia, tenta di fuggire lanciando quanto trovato all’interno del mezzo in direzione degli agenti, i quali comunque sono riusciti a raggiungerlo e ad ammanettarlo. Inoltre, hanno accertato il furto appena consumato. Presso gli uffici del IV distretto San Basilio, i poliziotti hanno riconsegnato i beni asportati al legittimo proprietario e arrestato il responsabile del furto.

Al termine del processo di convalida, l’uomo ha ammesso le proprie responsabilità optando per essere giudicato con rito abbreviato.


Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.