Cronaca

Roma, arrestato un ricercato: l’intervento della Polizia di Stato lungo viale Partenope

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Roma, arrestato un ricercato lungo viale Partenope

Durante il normale servizio per la repressione dei reati predatori, l’attenzione di una volante della questura di Roma è stata attirata dalla presenza di un’autovettura parcheggiata in doppia fila lungo viale Partenope in prossimità di numerosi esercizi commerciali.

Roma, arrestato un ricercato: l’intervento della Polizia di Stato lungo viale Partenope

Agli agenti è sembrato sospetto il comportamento degli occupanti, un uomo ed una donna, che si guardavano intorno con fare circospetto e, considerato anche i recenti episodi di furti subiti dai negozi proprio di quella zona, i poliziotti hanno deciso di effettuare un più approfondito controllo.

I soggetti, un uomo ucraino ed una donna italiana entrambi trentenni,  avevano a carico numerosi precedenti di polizia proprio per furti e rapine.

Da un controllo ancora più accurato l’uomo risultava essere ricercato per espiare una pena detentiva di 3 anni e 6 mesi.

La circostanza ha spinto gli agenti ad effettuare anche verifiche sull’autovettura, intestata alla donna, rinvenendo nella disponibilità di entrambi, cacciaviti, uno zuccotto in cotone, guanti ed un taglierino.

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Nel corso delle operazioni gli agenti sono stati raggiunti da personale dell’esercizio commerciale iper carni, presente poco distante, riconoscendo senza alcun dubbio nell’uomo il responsabile di un furto perpretato a loro danno del 30 ottobre scorso.

A seguito di quanto accertato, entrambi i soggetti sono stati deferiti in stato di libertà per i reati di furto e porto di arnesi atti allo scasso, in più per l’uomo si sono aperte le porte del carcere, dove dovrà espiare la pena detentiva.


Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.

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