Frutto di un lungo e delicato lavoro di restauro, i modelli preparatori in terra cruda di alcune opere ideate da Gian Lorenzo Bernini per la Basilica di S. Pietro, saranno esposti nella Sala XII della Pinacoteca dei Musei Vaticani, dal 16 novembre 2016 al 26 febbraio 2017.
Si tratta dei bozzetti preparatori di alcune statue per gli altari della Cattedra e del SS. Sacramento della basilica. I Quattro angeli e le teste dei Padri fondatori della Chiesa furono commissionati all’artista da Papa Alessandro VII Chigi, che ammirava profondamente il lavoro di Bernini, che dal canto suo fece del monumento per l’Altare della Cattedra di S. Pietro un trionfo di luci, oro, angeli e santi che ruotano intorno alla reliquia. Fu realizzato tra il 1656 e il 1666 con l’intento di ribadire il primato del pontefice e per custodire la reliquia della Cattedra in legno e avorio su cui, secondo la tradizione, si sedeva san Pietro per istruire i primi cristiani.
L’angelo inginocchiato era il modello per le sculture bronzee dell’altare del SS. Sacramento, ordinato da papa Urbano VIII Barberini nel 1629 e concluso solo nel 1673 sotto il pontificato di Clemente X.
Sono in mostra inoltre i bozzetti berniniani dalla collezione della biblioteca della famiglia Chigi, donati da Benito Mussolini a Pio XI, nelle fasi preliminari dei patti lateranensi ( 1923), conservati da allora nella Biblioteca Apostolica.
La partenza a novembre di alcune opere della Pinacoteca per una mostra a Mosca, ha creato l’occasione per sostituire ” dei capolavori con altri capolavori”, per creare un’esposizione che permetta di osservare da vicino e quasi toccare con mano l’opera d’arte incompiuta, a livello germinale. I modelli di Bernini sono costituiti per lo più da un impasto di creta mista a paglia, che serviva per evitare che si formassero delle crepe. Questo impasto è modellato su un’ armatura di ferro, fissata a sua volta ad un supporto ligneo verticale. In alcuni punti, per aumentare lo spessore dello strato interno, sono stati inserite fasci di tralci di vite fissate con lo spago.
Nella sala della pinacoteca vaticana sarà possibile ammirare questa straordinaria esposizione provvisoria, grazie all’ idea di Barbara Jatta e al minuzioso lavoro di restauro del Laboratorio di restauro Metalli e Ceramiche di Flavia Callori, realizzato in gran parte da Alice Baltiera. Un meraviglioso regalo di Natale quello che i Musei Vaticani hanno riservato al proprio pubblico, che permette di osservare da vicino, quasi toccare, l’ estro creativo dell’artista modellato in potenza, incarnato da queste opere preliminari che ci svelano il retroscena, il ” dietro le quinte” della grande opera berniniana. Il fascino dei modelli è proprio quello del non finito, dell’incompiuto.
L’intervento di restauro è stato esclusivamente conservativo, atto a preservare quei segni originali che il grande maestro e i suoi collaboratori hanno lasciato sui bozzetti: impronte di dita che hanno lavorato la creta, segni che impreziosiscono queste bellissime statue ” transitorie” e le rendono uniche. I modelli di Bernini, grazie anche al meraviglioso sfondo della pinacoteca dei Musei Vaticani, sono innanzitutto il frutto di un accurato lavoro di restauro da ammirare e l’esatta espressione concreta, materiale dello spirito creativo del genio, al quale fascino nessun visitatore potrà rimanere indifferente.