Roma. Dal centro alla periferia: 3 le persone arrestate dalla Polizia di Stato perché gravemente indiziate dei reati di furto e rapina, mentre una quarta persona è stata arrestata a seguito di esecuzione di mandato internazionale per i reati di frode, corruzione e concussione.
I controlli
Continuano i controlli da parte della Polizia di Stato atti al contrasto dei reati di tipo predatorio, arrestate nelle ultime ore 3 persone gravemente indiziate dei reati di furto e rapina, mentre una quarta è stata arrestata a seguito di mandato internazionale per i reati di frode, corruzione e concussione.
E’ stato un agente del IV Distretto San Basilio, libero dal servizio, ad arrestare un uomo italiano di 38 anni gravemente indiziato di tentata rapina, resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale. L’agente, mentre si trovava in un bar di via Sacco e Vanzetti, ha notato sopraggiungere un uomo a lui noto, in quanto autore di diverse rapine. A quel punto ha iniziato a seguirlo, fin quando l’uomo si è coperto il volto ed ha tentato di entrare all’interno di una sala scommesse. L’agente quindi ha deciso di palesare la sua presenza intimandogli di fermarsi e qualificandosi come agente di polizia. L’uomo quindi si è dato alla fuga estraendo una pistola priva di tappo rosso di sicurezza puntandola in direzione del poliziotto, ma nonostante ciò l’agente, dopo un lungo inseguimento a piedi, è riuscito a raggiungerlo e dopo una concitata colluttazione, nella quale è stato colpito al volto con la pistola e successivamente anche con dei pugni, è riuscito a bloccarlo e a metterlo in sicurezza. A questo punto sono giunte numerose pattuglie chiamate dall’agente che lo hanno trasportato presso gli uffici di polizia, mentre il poliziotto è stato trasportato in ospedale e refertato con 10 giorni. Da successivi accertamenti il 38enne è stato riconosciuto come possibile autore di altre rapine sempre a danno di sale scommesse.
Gli agenti della sezione Volanti e del I Distretto Trevi-Campo Marzio, su segnalazione della sala operativa tramite sistema allert alloggiati, hanno arrestato un cittadino ucraino di 60 anni che si trovava in una struttura ricettiva insieme alla famiglia in quanto a suo carico vi era un mandato di arresto dell’Autorità Giudiziaria Ucraina per il reato di frode, corruzione e concussione. L’uomo è stato condotto presso gli uffici di polizia e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Gli agenti del commissariato porta Maggiore e del commissariato Esquilino, invece, sono intervenuti presso una pizzeria di piazzale Prenestino poiché il titolare, un uomo del Bangladesh di 44 anni, ha chiesto aiuto all’ 1 1 2, dopo che un uomo era entrato all’interno del suo negozio e con una mano in tasca aveva gridato di avere una pistola, chiedendogli di consegnare l’incasso. Contestualmente a quanto stava accadendo, due amici del titolare sentendo le urla sono intervenuti in sua difesa, facendo così desistere l’uomo. Immediatamente i poliziotti grazie alle descrizioni ricevute si sono messi alla ricerca del fuggitivo, che è stato rintracciato nelle vicinanze della pizzeria. L’uomo, un iracheno di 37 anni, è stato arrestato per tentata rapina aggravata.
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Infine i poliziotti del commissariato Torpignattara, durante il normale servizio di controllo del territorio in via Dell’Acqua Bullicante, sono stati contattati da un passante che gli ha indicato un’autovettura sulla quale un uomo stava perpetrando un furto. Immediatamente raggiunta l’autovettura in questione, gli agenti hanno bloccato l’uomo che sottoposto a perquisizione personale, nel borsello che aveva a tracolla, portava degli arnesi atti allo scasso. Sotto l’autovettura nella quale stava rubando sono stati rinvenuti degli oggetti che lo stesso aveva lanciato poco prima di essere bloccato: occhiali, cavi di ricarica dell’auto e un carica batterie di un cellulare. Alla fine degli accertamenti l’algerino di 42 anni è stato arrestato poiché gravemente indiziato del reato di tentato furto aggravato.
Tutti gli arresti sono stati convalidati.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Foto di repertorio