Lo scorso 21 novembre, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cassino hanno arrestato un 33enne di Cervaro (FR), già noto alle forze dell’ordine che, in evidente stato di agitazione psicofisica, ha interrotto le attività del SER.D. (servizio dipendenze) dell’A.S.L. di Cassino e ha minacciato i medici al fine di farsi consegnare un maggior quantitativo di metadone, sostanza che viene somministrata per attenuare le crisi di astinenza dei tossicodipendenti.
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I medici lo hanno denunciato rappresentando che non è nuovo a episodi del genere e che, già da diversi mesi, è solito assumere tali comportamenti nei loro confronti. I militari, dapprima lo hanno allontanato consentendo la ripresa delle attività sanitarie e poi, dopo averlo riportato alla calma lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale sottoponendolo agli arresti domiciliari.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
