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Salvini VS Sindacati: è scontro aperto. L’USB si oppone alla nuova precettazione: “Non faremo un passo indietro sul diritto di sciopero”

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Domani 15 dicembre sciopero dei mezzi: tutti i dettagli

La vicenda, anzi possiamo definirlo tranquillamente uno scontro aperto quello che tra il Ministro dei trasporti Matteo Salvini e i Sindacati. Dopo le polemiche dei giorni scorsi e il precetto, la situazione sta per ripetersi nuovamente. Leggiamo cosa ne pensa il Sindacato USB in merito:

Salvini vuole applicare una legge tutta sua: i lavoratori del TPL non devono scioperare

L’incontro delle OO.SS. con il Ministro Salvini sulla mobilitazione di sciopero nazionale di 24 ore degli autoferrotranvieri conferma le posizioni di un Governo che vuole imporre la limitazione di un diritto costituzionale già fin troppo penalizzato da leggi e normative che si sono susseguite fin dagli anni 90 con tanto di benestare di CGIL CISL UIL.

A fronte di una categoria aggredita dalle continue privatizzazioni, appalti, sub appalti e sub affidamenti, con salari d’ingresso sotto le 7 euro l’ora e senza riconoscimento dei salari di secondo livello; a fronte di sempre minori investimenti in materia di sicurezza del lavoro e del servizio con turni di lavoro massacranti che producono la fuga da questo mestiere, l’unico modo che questo Governo individua per intervenire è quello di disarmare la categoria dell’unico vero strumento di cui dispongono i lavoratori per far valere i propri diritti, che spesso coincidono con quello degli utenti.

La scelta del Ministro Salvini è quella di abusare sempre più dei suoi poteri per costruire la sua campagna elettorale alle europee contro l’esercizio del diritto di sciopero spalleggiato dalle associazioni categoriali di settore che si improvvisano “legislatori” proponendo sofisticati meccanismi per azzerare il sindacalismo conflittuale, azzerare il diritto di essere rappresentati a moltissimi lavoratori e tenersi stretti le organizzazioni sindacali compiacenti.

Come organizzazioni sindacali di base e conflittuali

non faremo un passo indietro sul diritto di sciopero!

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Se il ministro Salvini confermerà la volontà di ridurre e/o annullare la mobilitazione dei lavoratori significa che la categoria sarà chiamata ad alzare il livello di scontro con chi la vuole succube e in silenzio; una battaglia di tutte e tutti, una battaglia che non può riguardare solo i lavoratori dei trasporti bensì tutto il mondo del lavoro, tutta la società civile a sostegno delle sacrosante rivendicazioni di:

AUMENTI SALARIALI DIGNITOSI

MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO – BLOCCO DELLE PRIVATIZZAZIONI

TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA