Cronaca

Spaccio a Sora, arrestata una coppia: trovati cocaina e un fornello a gas per la lavorazione della droga

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Spaccio a Sora, arrestata una coppia: trovati cocaina e un fornello a gas per la lavorazione della droga

I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Sora (FR), coadiuvati dalle Stazioni Carabinieri di Fontana Liri (FR), Casalvieri (FR), Isola del Liri (FR) ed Arpino (FR) hanno tratto in arresto una coppia, un uomo ed una donna conviventi, poiché trovati in possesso di grammi 5,2 di cocaina, occultata indosso alla donna, nonché materiale idoneo al taglio, pesatura e confezionamento in dosi.

In particolare, rinvenuto anche un fornello a gas da campeggio, evidentemente utilizzato per la “cottura” della cocaina che veniva resa “crack”, una droga se possibile ancor più pericolosa.

Sora, coppia tratta in arresto per detenzione di stupefacenti: rinvenuti cocaina e fornello a gas da campeggio, usato per la cottura delle droga, che veniva così trasformata in crack

L’attività è scaturita da una serie di segnalazioni pervenute al locale Comando Stazione ed alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Sora, che segnalava un sospetto andirivieni di persone da un certo punto del centro abitato della Valle del Liri.

Una più approfondita attività info-investigativa ha permesso ai militari dell’Arma di procedere al controllo di una donna, 29enne del circondario ma dimorante nel luogo, che una volta fermata dai militari, con un atteggiamento particolarmente nervoso, ha ulteriormente rafforzato i sospetti.

Così, oltre che sulla base delle precedenti informazioni acquisite, la donna veniva successivamente accompagnata presso la sua abitazione dove si trovava il compagno 32enne. Con l’ausilio di un militare donna, di una delle Stazioni intervenute, la 29enne veniva perquisita e trovata in possesso, occultata nella biancheria, di un involucro di cellophane che conteneva evidentemente dello stupefacente. La perquisizione effettuata all’abitazione, poi, ha permesso di rinvenire numerosissimi ritagli di cellophane dello stesso tipo oltre che bustine a chiusura termica, materiale utilizzato per tagliare lo stupefacente, in particolare bicarbonato di sodio, bilancino e strumenti per sigillare le dosi.

Particolarmente inquietante risultava il rinvenimento di un fornello da campeggio, funzionante, posizionato in una parte dell’abitazione adibita a “laboratorio”, evidentemente utilizzato per la “cottura” dello stupefacente e di altre sostanze per arrivare alla produzione di una droga micidiale, il crack.

Gli accertamenti sui soggetti continuano. Intanto gli stessi sono stati dichiarati in stato di arresto e tenuti a disposizione della Procura della Repubblica di Cassino, inquirente, presso il proprio domicilio. A giorni l’udienza di convalida. Droga e materiali sequestrati. E’ un segnale importante che i militari del locale Comando Stazione sono arrivati a dare dopo le verifiche effettuate in seguito alla segnalazione di decine di persone preoccupate per il futuro dei propri ragazzi e che indicavano, in quella zona, la presenza di una “piazza di spaccio” aperta sempre.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.

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