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Colleferro, Sanna e Calamita sulla questione rifiuti: “Discarica e inceneritori vanno dismessi in tempi certi”

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colleferro inceneritori

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato da parte del Comune di Colleferro:

Sulla gestione dei rifiuti l’Amministrazione comunale di Colleferro sta svolgendo un’azione chiara e decisa. Discarica ed inceneritori vanno dismessi con tempi certi.

Stiamo lavorando per questo e lo stiamo facendo con serietà, nel rispetto del programma elettorale e con senso del dovere verso i nostri concittadini e le associazioni ambientaliste del territorio. Chi dice il contrario dice il falso e, o lo fa in maniera demagogica o mente sapendo di mentire!

Quando la Consigliera Comunale Chiara Pizzuti dice che abbiamo raccontato solo menzogne dovrebbe pensare bene a quello che dice. La chiusura degli impianti presenti sul nostro territorio va fatta con dei progetti e piani di dismissione. Questo è scritto sul nostro programma elettorale e questo è ciò che stiamo facendo. Garantiremo ai cittadini tempi certi ed assicureremo che nessuno speculerà sulla discarica dal 2019 in poi. Tutto ciò lo spiegheremo pubblicamente. La Consigliera di Forza Italia, invece, se vuole fare un buon servizio alla città, da amministratore pubblico qual è, dovrebbe fare al suo collega e capogruppo Mario Cacciotti
alcune domande.

Per esempio: Perché il Consiglio Comunale del 2009 guidato da Cacciotti ha approvato l’incremento delle volumetrie della discarica? Chi ha firmato un contratto che scade nel 2019?

Dove stava la consigliera Pizzuti e il riscopertosi ambientalista ex-Consigliere di maggioranza Rocco Sofi, che tutto votava in passato, quando Il Dottor Forastiere poche sere fa relazionava assieme a Retuvasa sulla pessima qualità dell’aria e l’incidenza di malattie?

Quando la Consigliera di minoranza avrà risposto a queste domande avrà sicuramente maggior titolo per dire che la nostra è un’amministrazione che racconta menzogne alla gente. Per adesso tanta retorica e poca sostanza.

Nel frattempo per fare atti concreti stiamo facendo realizzare un progetto di chiusura e messa in sicurezza definitiva della discarica. Impediremo, diversamente da quello che i suoi colleghi di partito hanno voluto, l’ampliamento delle volumetrie e utilizzi del sito successivi al 2019. Stiamo organizzando da subito le attività di capping dei primi lotti, fase fondamentale che impedirà l’utilizzo del sito.

Le aree “cappizzate” infatti non avranno più funzione di discarica, per questo stiamo contrattando la chiusura ed il conseguente rilancio della Selva di Paliano, ormai prossimo. Ricordiamo che stiamo facendo da comune trainante per la realizzazione di un sistema di gestione virtuosa dei rifiuti che decreti la fine di discariche ed inceneritori, con una collaborazione che vede uniti e compatti tutti i comuni del territorio.

In questa visione di gestione dei rifiuti allontaneremo definitivamente lo spettro dell’impianto TMB di Colle Fagiolara. Questo non verrà costruito, al suo posto si potrà realizzare un impianto di selezione multimateriale a servizio del territorio per effettuare il recupero di materia da avviare al riciclo per realizzare nuovi prodotti. Ci sarà poi la necessità di realizzare piccoli impianti di compostaggio per non mandare gli scarti organici in discarica. Impianti multimateriale e di compostaggio sono l’alternativa ad inceneritori, discariche ed impianti TMB. La strada che stiamo tracciando è questa, fatta di virtuosismo e rispetto dell’ambiente.

Queste sono azioni amministrative e politiche concrete che mai si erano viste su questo territorio, contrariamente da come le minoranze vogliono far credere.

Insieme agli altri comuni stiamo facendo sì che tutto ciò si realizzi.

Per quanto riguarda le parole dell’Assessore Buschini ci dissociamo qualora avesse detto che prevedere la chiusura immediata degli inceneritori è un insulto all’intelligenza collettiva. Capiamo bene che ridefinire la gestione dei rifiuti, se agiamo in modo deciso da subito, porterà i suoi frutti nel medio periodo. Tenere attivi gli inceneritori invece sarà un’azione, della quale la Regione Lazio non deve prendersi la responsabilità politica, nel lungo periodo. Con tutto il rispetto dovuto all’Assessore e consapevoli della sua sensibilità per questo territorio gli diciamo che tenere in vita gli inceneritori di Colleferro significherebbe peggiorare le condizioni di vita già compromesse degli abitanti della Valle del Sacco.

Un’analisi geografica della distribuzione degli impianti nel Lazio mostra un fatto allarmante. Nel Lazio gli impianti sono collocati tra Roma e il Sud di Roma. In particolare a sud di Roma si contano 4 discariche e 2 inceneritori attivi.

Qui piove sempre sul bagnato e non ce ne faremo mai una ragione. Siamo assolutamente contrari all’ipotesi di revamping degli inceneritori. La nostra idea di gestione dei rifiuti è un’altra. Non è fatta di discariche ed inceneritori. Abbiamo già pagato, come città e come territorio, per una gestione fatta in questo modo.

L’unica strada accettabile per Colleferro è quella della creazione di un polo tecnologico per lo studio, l’innovazione ed il trattamento dei rifiuti orientati al recupero di materia ed all’economia circolare.

Non si possono continuare a penalizzare sempre gli stessi territori. Con la necessità di trovare soluzioni alternative ad inceneritori e discariche siamo disponibili al confronto sia con la Regione Lazio che con l’Area Metropolitana di Roma Capitale che per il momento tace.