Cronaca

Don Bosco, furto tra i tavoli di un ristorante: tre arrestati, uno di loro era ricercato

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Don Bosco, furto tra i tavoli di un ristorante: tre arrestati, uno di loro era ricercato

Convalidato l’arresto fatto da una volante del commissariato Tuscolano a carico di tre sud
americani per furto con destrezza.

Don Bosco, furto tra i tavoli di un ristorante: tre arrestati, uno di loro era ricercato. La vittia ringrazia la Polizia di Stato con una bellissima e buonissima torta

Nella serata del 1 dicembre, nel quartiere Don Bosco, una volante del Commissariato Tuscolano ha
notato una donna e due uomini sud americani allontanarsi velocemente e con atteggiamento sospetto
da un ristorante dove alcuni clienti stavano mangiando seduti ai tavoli esterni.

I poliziotti hanno notato inoltre che la donna si allontanava stringendo al petto qualcosa e sono riusciti tra
l’altro a riconoscerli quali soggetti dediti al furto di borse presso ristoranti e altre attività commerciali
della zona.

La volante quindi ha accelerato, riuscendo ad intercettare i soggetti che alla vista dei poliziotti prima
hanno gettato una borsa a terra e poi hanno cercato di fuggire in direzioni opposte.

Nonostante il vano tentativo di eludere il controllo i tre sono stati bloccati e ammanettati dagli agenti
che riuscivano a recuperare la borsa e a contattare la proprietaria che subito si recava a fare denuncia
al commissariato Tuscolano.

Oltre l’arresto per il furto uno dei tre soggetti è risultato essere anche destinatario di un ordine di
custodia cautelare in carcere per altri reati.

Il giorno seguente l’arresto è stato convalidato dal Tribunale penale di Roma e al termine del processo
due di loro sono stati espulsi dall’ufficio immigrazione mentre il terzo è stato accompagnato presso
il carcere di Regina Coeli.

Alla vittima del furto, dopo aver sporto denuncia, le è stata riconsegnata la borsetta con all’interno il
suo telefono cellulare, soldi e tutti i suoi effetti personali.

La giovane, originaria della Corea del Sud, dopo essersi commossa per aver riavuto il maltolto, nei
giorni seguenti ha voluto ringraziare i poliziotti della volante prontamente intervenuta e il
Sottufficiale che le ha accolto la denuncia e che ha coordinato le attività ricompensandoli con una
bellissima e sicuramente buonissima torta.


Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.