I Carabinieri della Stazione di Casalvieri hanno dato esecuzione ad un ordine di Esecuzione di Misura Cautelare personale in Carcere emesso dal GIP del Tribunale, su richiesta del Procuratore della Repubblica di Cassino, nei confronti di un 31enne.
L’uomo, a seguito di complesse e articolare indagini, è stato identificato quale autore di una rapina commessa il 19 giugno 2022 presso un ristorante presente all’interno dell’area di servizio della SSV Sora-Cassino, proprio nel territorio di Casalvieri.
Casalvieri, rapina in un ristorante: la vicenda e i dettagli sulle indagini
Era mezzogiorno di domenica 19 giugno, quando all’interno dell’area di servizio, nei pressi del distributore, parcheggia un SUV di colore bianco. Un uomo, che la vittima descrive come alto con il pizzetto e la carnagione scura, entra nel ristorante. Si avvicina al bancone del bar, tergiversa, e approfittando di un momento di distrazione della dipendente si lancia sulla cassa, riuscendo ad aprirla, e prende del denaro.
Subito la donna, una 25enne residente a Vicalvi, cerca di impedirgli di rubare il denaro, lanciandosi incontro. Cerca di bloccarlo, di chiudere il registratore, ci prova in ogni modo ma l’uomo la strattona e la spinge via, poi fuggendo all’esterno dove presa l’auto si allontana. La donna indica quindi ai Carabinieri il modello dell’auto.
I militari della Stazione di Casalvieri, per primo il Comandante Luogotenente CS Torigo Rossetti, cercano di acquisire dalla vittima ogni dettaglio possibile: jeans e camicia bianca con collo “alla coreana”, occhiali da sole, modo di muoversi, linguaggio, tutto il possibile per acquisire informazioni da poter utilizzare.
Così partono le indagini che, dai riscontri effettuati con le banche dati, portano ad analizzare quante auto di quel tipo siano state controllate o segnalate in quel periodo. La prima informazione, una Suzuki Vitara bianca era stata rubata la mattina del 19 giugno a Cassino. Era certamente la stessa auto.
Leggi anche – Operazione Alto Impatto a Cassino, controlli straordinari: il report
Dalla comparazione dei fatti e dalle immagini acquisite si giungeva anche alla individuazione dell’uomo, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, la persona e possesso di armi. Acquisite le immagini dei numerosi fotosegnalamenti l’uomo è stato riconosciuto dalla vittima e così sono scattate le richieste che la Procura ha accolto richiedendo ed ottenendo il provvedimento che è stato eseguito.
La notifica dell’Ordine di Cattura è avvenuta nella Casa Circondariale “G. Pagliei” di Frosinone, dove è a disposizione della Procura della Repubblica di Cassino, che procede anche per il furto dell’autovettura, e del GIP che ha emesso il provvedimento.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
Segui i nostri canali Casilina News su WhatsApp e su Telegram per tutte le ultime notizie di cronaca, e non solo