Nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo (RM) hanno arrestato un 31enne, un 30enne ed un 19enne, tutti italiani, gravemente indiziati di detenzione illecita di sostanza stupefacente e porto abusivo di armi.
Ecco cosa è successo
I fatti risalgono al pomeriggio del 17 gennaio quando i militari, insospettiti dagli strani movimenti nei pressi dell’abitazione di un 30enne sottoposto agli arresti domiciliari, hanno deciso di procedere ad un controllo. Appena suonato al citofono, i Carabinieri hanno visto uscire dall’appartamento del giovane gli altri due indagati che hanno cercato invano di nascondersi in altra parte del condominio, ma sono stati raggiunti dai militari.
La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire un totale di 400 g di vari tipi di sostanza stupefacente, tra cui resina di hashish tipo “Crumble” – un estratto di canapa dalla consistenza solida – e cristalli di ecstasy, un disturbatore di frequenze ed una pistola tascabile calibro 22, nonché materiale per il confezionamento della droga ed alcune centinaia di euro in banconote di piccolo taglio.
Quanto rinvenuto è stato quindi sequestrato, mente i tre uomini sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.