Nell’ambito dell’operazione di sicurezza pubblica “Alto Impatto”, sotto la direzione del Questore Dott. Domenico Condello, si è svolta una notevole attività di controllo straordinario nella provincia di Frosinone. L’attività messa in atto il 25 gennaio dalla Polizia di Stato, ha mirato a intensificare le misure di sicurezza, con un focus specifico sulle zone ritenute più suscettibili a rischio criminalità.
Frosinone, operazione Alto Impatto: ecco cosa emerge dai controlli effettuati nel capoluogo ciociaro. Restituito il settimo alloggio ad Ater nel giro di sette mesi
L’operazione “Alto Impatto” ha rappresentato un esempio concreto di intervento mirato e strategico, volto a prevenire e contrastare efficacemente potenziali minacce alla sicurezza pubblica. L’azione coordinata ha compreso una serie di controlli straordinari che hanno abbracciato diverse aree e aspetti della vita pubblica.
L’attenzione si è concentrata soprattutto sulle aree identificate come vulnerabili, dove è stata rafforzata la presenza della Polizia di Stato. Questi sforzi hanno avuto lo scopo di fornire un senso di sicurezza maggiore ai cittadini, riducendo il rischio di attività criminali e aumentando la vigilanza in punti strategici.
La forza operativa ha coinvolto non solo il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, della Squadra Mobile, della Polizia Amministrativa e Sociale, dell’Anticrimine, ma anche le squadre del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, della Polizia Scientifica, specialisti della Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria e dei Cinofili di Nettuno, ognuno dei quali ha operato nell’ambito delle proprie competenze specifiche.
Un focus particolare è stato posto sulla città di Frosinone, dove le attività di polizia hanno mirato alla prevenzione e alla lotta contro i crimini predatori e allo spaccio di droga.
Nello specifico, l’attività è stata concentrata su alcuni abitati popolari della città, già noti per fenomeni di illegalità diffusa, spaccio e consumo di sostanze stupefacenti. Nell’ambito di tale attività due persone sono state trovate in possesso di droga.
Gli agenti hanno provveduto, in un caso, a segnalare il soggetto al Prefetto quale assuntore, come previsto dalla legislazione sulle droghe e in un altro caso, trovato l’individuo in possesso di 15,53 grammi di sostanza stupefacente tipo cocaina, un bilancino di precisione e diverse mazzette di denaro per un totale di euro 3.350,00, è scattato l’arresto.
Gli operatori hanno peraltro rinvenuto, sempre nello stesso immobile, altra sostanza stupefacente tipo marijuana per un totale di 56,46 grammi, nonché diverse chiavi di accensione di veicoli di cui non veniva rivendicata la proprietà.
Questa mattina, 27 gennaio, per il soggetto in parola, c’è stata l’udienza di convalida dell’arresto, per lui il magistrato ha disposto la misura degli arresti domiciliari.
In aggiunta, nell’ambito delle continue operazioni volte a migliorare le condizioni di sicurezza e salubrità degli edifici urbani, la Polizia di Stato ha condotto un’ulteriore operazione che ha portato alla restituzione di un settimo immobile all’Agenzia Territoriale per l’Edilizia Residenziale (ATER). Gli operatori della Polizia, in collaborazione con il personale dell’ATER, hanno effettuato un dettagliato sopralluogo in un edificio che ha rivelato condizioni igienico-sanitarie fortemente compromesse, rappresentando un serio rischio per la salute e la sicurezza dei potenziali occupanti.
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Di fronte a questa situazione, gli operatori della Polizia di Stato hanno ufficialmente sollecitato l’ATER, in quanto proprietaria dell’immobile, a riprenderne il pieno controllo e ad avviare senza indugi le necessarie procedure di sanificazione e sicurezza. L’obiettivo è quello di garantire che l’edificio possa essere nuovamente utilizzato in maniera sicura e conforme agli standard igienico-sanitari vigenti.
Questo intervento segna il settimo immobile recuperato e restituito all’ATER nel corso degli ultimi sette mesi, sottolineando l’impegno costante degli operatori della Polizia di Stato nel contrastare il degrado urbano e nell’assicurare ambienti di vita e di lavoro sicuri e salubri per la comunità.
Nel corso dell’operazione, inoltre, sono stati istituiti posti di controllo in vari punti strategici della città e nelle zone circostanti: via per Casamari, via Jacobucci, Piazza Pertini, Piazzale Kambo, via Aldo Moro, via Casilina, via Saragat. L’intento quello di prevenire e contrastare attività criminali, con un’attenzione particolare anche alle principali vie di comunicazione, frequentemente usate come rotte di fuga a seguito di crimini.
I risultati di questa vasta attività condotta dalla Questura di Frosinone hanno incluso l’identificazione di 243 persone, tra cui 21 extracomunitari e 6 minori. Inoltre, sono stati controllati 160 veicoli, con l’emissione di 14 sanzioni per violazioni al codice della strada.
Questo imponente sforzo della Polizia di Stato rappresenta una testimonianza concreta dell’impegno costante nel garantire la sicurezza dei cittadini, dimostrando prontezza e efficienza nel vigilare e proteggere la comunità.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
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