Proseguono senza sosta gli accertamenti dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma mirati alla verifica del possesso dei requisiti utili alla concessione del “Reddito di Cittadinanza”.
Roma, proseguono i controlli sui furbetti del Reddito di Cittadinanza. Danni allo Stato per oltre 95mila euro
Negli ultimi giorni, 23 persone appartenenti a 5 distinti nuclei familiari, appartenenti a due note famiglie criminali della Capitale, sono state denunciate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante grazie ad accertamenti svolti presso anagrafe, banca dati motorizzazione e Inps.
L’accusa per tutti è quella di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Si tratta, in particolare, di soggetti che, a vario titolo, hanno prodotto mendaci dichiarazioni e/o omesso di comunicare all’ente erogatore informazioni rilevanti circa la sussistenza o permanenza dei requisiti per la percezione del reddito di cittadinanza.
Simulando ad arte l’esistenza di più persone nel nucleo familiare per ampliare il diritto di percezione, omettendo procedimenti giudiziari a loro carico (nell’ambito dei quali alcuni sono stati destinatari di misure precautelari e cautelari, con restrizioni agli arresti domiciliari e in carcere e condanne penali ricevute negli ultimi dieci anni.
Dai calcoli effettuati, i 23 indagati avrebbero percepito, in assenza dei requisiti di Legge, la somma complessiva, di circa 95.200 euro per il beneficio del reddito di cittadinanza.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
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