Cronaca

Duplice omicidio di Cisterna, convalidato l’arresto: oggi fiaccolata per le due vittime

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Convalidato l’arresto di Christian Sodano.

Duplice omicidio a Cisterna di Latina, convalidato l’arresto del 27enne

Il ventisettenne, maresciallo della Guardia di Finanza, è accusato del duplice omicidio di Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, la madre e la sorella della sua ex fidanzata, che è riuscita a mettersi in salvo scappando.

Oggi, a Cisterna di Latina, si terrà una fiaccolata in memoria delle vittime.

Di seguito, il post condiviso su Facebook dall’Amministrazione comunale del comune pontino nella giornata di ieri.

Cisterna di Latina, oggi fiaccolata: il Comune si costituirà parte civile

Duplice omicidio. Il Sindaco Mantini: “Cisterna è vittima, non carnefice”.

Domani (oggi, ndr) la fiaccolata. Sarà indetto il lutto cittadino per i funerali. Il Comune si costituirà parte civile.

Si terrà domani (oggi, ndr) con inizio alle ore 18.30, la fiaccolata per ricordare Renèe e la mamma Nicoletta brutalmente uccise lo scorso martedì a Cisterna.

Il corteo partirà da Piazza XIX Marzo e sfilerà lungo Via Ugo Bassi, Via Porta Agrippina, Via Monti Lepini, Via Aldo Moro, Via Vittime del Terrorismo, Via Falcone per giungere, infine, nell’area antistante la chiesa di S. Valentino dove si terrà un momento di preghiera e riflessione.

Il Sindaco ha annunciato che il giorno in cui si celebreranno i funerali verrà indetto il lutto cittadino e il Comune di Cisterna di Latina si costituirà parte civile nel processo penale.

«Le donne di Cisterna e la nostra comunità sono vittime, non carnefici – dichiara il sindaco Valentino Mantini – . Cisterna è una città solidale, inclusiva e integrativa, da sempre. Lo dimostrerà anche domani con una fiaccolata e il lutto cittadino il giorno dei funerali in modo da manifestare l’abbraccio collettivo alle famiglie Amato e Zomparelli e la vicinanza in questo viaggio durissimo che dovranno affrontare.

Purtroppo il femminicidio, come la violenza e il mancato rispetto dell’altro, sono problemi che attanagliano non solo la nostra città ma la civiltà in generale. Dobbiamo affidarci alle agenzie educative come la famiglia e la scuola.

L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha varie iniziative in corso: è stato istituito un sistema territoriale antiviolenza in rete a sostegno delle donne vittime di violenza; ha attivato il Patto Educativo di Comunità; ottenuto un finanziamento per l’attivazione di una casa rifugio per le donne vittime di violenza.

Ma soprattutto c’è bisogno di educare al rispetto, alla cura dei sentimenti, ad accettare il rifiuto e saperlo gestire. È un percorso educativo che sarà lungo ma che dobbiamo assolutamente affrontare».

Foto di repertorio 


Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.