Roma. Droga e armi in casa: la Polizia di Stato ha tratto in arresto un 40enne romano perché gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi.
Dopo la brillante operazione degli investigatori della Polizia di Stato della Squadra Mobile del 6 febbraio scorso, quando sono stati tratti in arresto due cittadini albanesi, di 26 e 54 anni, che, a seguito dei controlli effettuati sul veicolo, nonché nell’appartamento in uso ai due, sono stati trovati in possesso di circa 10 kg di sostanze stupefacenti e 18.000 euro in contanti, i poliziotti del IX Distretto Esposizione, nei giorni successivi hanno focalizzato, invece, l’attenzione su un 40enne che gravitava nel quartiere Laurentino 38 e che, molto probabilmente, avrebbe detenuto sostanza stupefacente per conto dei “capi piazza“.
In seguito ad appostamenti e pedinamenti, gli investigatori lo hanno intercettato mentre stava uscendo da casa sua e poi lo hanno visto salire a bordo di un motociclo e, velocemente, dirigersi su via Tommaso Marinetti dove è stato immediatamente raggiunto e bloccato.
Gli agenti, dopo averlo identificato si sono recati insieme a lui presso l’abitazione dove, dopo un’accurata perquisizione, hanno rinvenuto una stecca di hashish del peso di 3 grammi e due involucri contenenti complessivamente oltre 1,4 kg di cocaina e diverso materiale per il confezionamento. I poliziotti, inoltre, ben nascoste in un armadio a muro, hanno rivenuto due pistole modello Revolver, una cal. 38 special e un’altra cal. 454, entrambe con matricola abrasa, di cui una che è risultata provento di furto, 85 cartucce di diverso calibro e un paio di manette in metallo prive di marca e modello.
Al termine delle attività il 40enne, gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi, è stato arrestato. La Procura ha chiesto ed ottenuto, dal Giudice per le Indagini Preliminari, la convalida dell’operato degli operatori, a seguito della quale l’uomo è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere presso la casa circondariale di “Regina Coeli”.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.