Cronaca

Furto in provincia di Bolzano: arrestati al casello di Ferentino

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Frosinone, asportano del ferro da uno stabile in disuso: denunciati due giovani di Sora

La settimana scorsa gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone notavano sull’autostrada A/1, all’altezza dell’area di servizio “La Macchia”, il transito di una Opel Mokka con tre persone a bordo che alla vista dei poliziotti aumentava l’andatura con l’intento di dileguarsi, creando grave pericolo per la circolazione stradale.

Furto in provincia di Bolzano, arrestati al casello di Ferentino: l’inseguimento sulla A1

Insospettiti da tale atteggiamento i “centauri” si sono messi all’inseguimento del veicolo, terminato al casello di Ferentino dove i tre uomini, dopo aver abbandonato il veicolo, hanno tentato la fuga a piedi nella vicina campagna.

Grazie alla prontezza dei poliziotti, due dei tre fuggitivi sono stati bloccati dopo una colluttazione.

Nel frattempo, l’intervento di altri agenti e dei Vigili del Fuoco, che illuminavano la zona, ha permesso di localizzare il terzo occupante del veicolo, nascosto nella folta vegetazione di rovi.

I fermati venivano trovati in possesso di circa 29.000 euro in contanti e di un orologio di valore proventi di un furto nonché di diversi oggetti atti allo scasso.

Successivi accertamenti hanno permesso di risalire alle vittime del furto in abitazione, avvenuto in provincia di Bolzano.

I tre uomini sono stati tratti in arresto e su disposizione dell’A.G. competente, tradotti presso la casa Circondariale di Frosinone. A seguire, per i tre individui è stato eseguito il provvedimento di convalida dell’arresto.

Questo episodio sottolinea l’efficacia e la determinazione della Polizia di Stato nel perseguire il crimine, garantendo la sicurezza e giustizia sul territorio nazionale.

Foto di repertorio


Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.