Marco Cappato e l’avv. Filomena Gallo, Tesoriere e Segretaria Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni hanno presentato in Consiglio regionale del Lazio la Proposta di legge che mira a definire procedure e tempi certi sul “Suicidio Assistito”, tecnica legalizzata in Italia dalla sentenza n.242/19 “Cappato-Antoniani” della Corte Costituzionale.
Fine vita, presentata anche nel Lazio la proposta di legge dell’ASS. COSCIONI
In Italia sono 5 finora le persone che hanno avuto accesso alla morte volontaria assistita, la maggior parte dopo mesi di attesa, passando anche per i tribunali.
La Costituzione e la sentenza Cappato/Antoniani della Consulta hanno già sancito il diritto di accedere al suicidio medicalmente assistito – ricordano Gallo e Cappato -. La nostra Proposta di legge, depositata in altre 14 regioni dunque, non fa altro che integrare la sentenza stabilendo tempi e modalità certe in cui esercitare questo diritto. È un testo che tutela le persone che richiedono il trattamento fine vita e le Asl e il personale medico chiamate a prendere decisioni in merito.
“Servirebbe una legge nazionale e noi ci battiamo per questo da otto anni non è però una buona ragione per affidare alla discrezione assoluta e senza regole precise delle Asl (ce ne sono più di 200 in Italia) il tipo di comportamento e di atteggiamento da rendere nella risposta alle persone che soffrono”. E’ competenza regionale e del sistema sanitario locale definire la messa in pratica di una sentenza della Corte Costituzionale, evitando ai malati torture, lunghe attese dunque accanimento per settimane, addirittura per mesi.
La proposta di legge regionale è stata presentata dai consiglieri Marotta e Tidei sottoscritta anche dai consiglieri Valeriani, Mattia, Battisti, Panunzi, Droghei, Novelli e Zuccalà e aperta a altre sottoscrizioni.
Fine vita: Mattia (Pd): “Garantire diritto anche nel Lazio”
“Ho sottoscritto la proposta di legge regionale per garantire il diritto al fine vita nel Lazio presentata dai colleghi Marietta Tidei (Italia Viva) e Claudio Marotta (AVS). Oggi l’abbiamo presentata assieme a tanti altri consiglieri regionali di altre forze politiche con l’Associazione Luca Coscioni e con i suoi rappresentanti nazionali, tra cui Marco Cappato, Filomena Gallo, e Matteo Mainardi, coordinatore nazionale della campagna ‘Liberi subito’. Il diritto al fine vita è già stato stabilito da una sentenza della Corte Costituzionale, che è dovuta intervenire in sostituzione del Parlamento che per primo avrebbe dovuto legiferare per affermare questo diritto. Ora le Regioni, le Asl e le singole strutture sanitarie devono applicarlo e garantirlo, definendo le procedure adeguate assieme a tutte le autorità competenti e agli operatori del settore socio sanitario. Questo è l’obiettivo di questa proposta di legge che ho deciso di sottoscrivere e che ha già visto la luce in altre regioni in Italia, sia a guida centro sinistra che centro destra. Sì al confronto trasversale sulle regole, no al boicottaggio dei diritti! Una battaglia di civiltà a tutela dei malati, costretti a sofferenze atroci, e delle loro famiglie e del personale sanitario che si trovano ad applicare le procedure”.
Così in un post su Fb la consigliera regionale Pd, Eleonora Mattia, a margine della presentazione alla Pisana della proposta di legge regionale sul diritto al fine vita.