La vicenda di Willy Monteiro Duarte approda al Premio Strega 2024, grazie alla candidatura del libro “Willy. Una storia di ragazzi. Il delitto di Colleferro: inchiesta su un massacro“, di Christian Raimo e Alessandro Coltré (edito da Rizzoli).
Come ci spiega lo stesso Coltré, il libro è l’ultima parte di una ricerca durante tre anni in cui troviamo anche un reportage per Internazionale, un podcast in otto puntate e tante interviste realizzate sul territorio.
Riportiamo di seguito anche le motivazioni della candidatura del libro, proposto da Martina Testa.
Premio Strega, «Willy. Una storia di ragazzi. Il delitto di Colleferro: inchiesta su un massacro», di Christian Raimo e Alessandro Coltré, tra i candidati. Le motivazioni
Christian Raimo e Alessandro Coltré «Willy. Una storia di ragazzi. Il delitto di Colleferro: inchiesta su un massacro» Rizzoli, proposto da Martina Testa.
«Visto che da anni, o in fondo da sempre, il Premio Strega non è un premio riservato a chi scrive fiction, storie di invenzione, ma si va aprendo sempre più anche alla pura narrazione del reale, segnalo con piacere all’attenzione del Comitato direttivo “Willy. Una storia di ragazzi.”
Christian Raimo non si è inventato nulla di questa storia, ma si è inventato un modo per raccontarla. Di fronte a un episodio agghiacciante quanto tragicamente comune, dei giovani maschi che ne uccidono un altro in una rissa, Raimo sceglie di tenersi all’esterno del fascio di luce che i riflettori mediatici gettano sui colpevoli e sulla vittima, e da ogni potenziale morbosità che questo punto di vista porta con sé.
Il suo racconto si muove piuttosto in cerchi concentrici verso l’esterno, illuminando via via gli altri protagonisti della vicenda e l’intera comunità locale, partendo dai tavolini di un bar per estendersi a tutto il piccolo centro di provincia, i comuni limitrofi, la storia di quei luoghi, lo sviluppo di un intero Paese. È un racconto a più voci, plurale: a partire dal frequente “noi” in cui a Raimo si affianca un prezioso collaboratore, il giornalista e attivista Alessandro Coltré, per estendersi alle testimonianze e alle riflessioni di decine di altre persone; un’indagine che non arriva né vuole arrivare a una “nuova verità” sul caso di cronaca, ma che è avvincente, generosa, caparbia nel suo sforzo inesausto di rivelare un contesto: il contesto, concetto raro e prezioso nell’epoca dell’eterno presente, dell’eterno primo piano, dell’eterno autodefinirsi.
Una sconfinata curiosità accompagnata dalla passione civile, una fiducia insopprimibile nella possibilità di indagare il mondo per capirlo e per cambiarlo animano da decenni la scrittura di Christian Raimo, e “Willy. Una storia di ragazzi” ne è un esempio quintessenziale: oggetto letterario e gesto politico, indagine conoscitiva e atto di fede.» (M.T.)
Foto dalla pagina Facebook de Il Premio Strega